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È un lusso possibile?

Il Cagliari, quando gioca senza Joao Pedro, sembra perdersi nella fase di finalizzazione della manovra d’attacco

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Il Cagliari soffre le ripartenze del Livorno e sembra non avere la giusta lucidità per rispondere colpo su colpo ai toscani, quando al minuto 52, mister Rastelli richiama in panchina Marco Sau per inserire Joao Pedro. Il fuoriclasse brasiliano entra in campo con il giusto spirito dando alla squadra un buon contributo nella costruzione della manovra offensiva. Distribuisce palloni importanti per gli avanti di turno, Giannetti prima e Cerri poi, e riesce a trasformare il rigore procurato da Murru che ha dato ai sardi il momentaneo 2-0.

La prova del numero 10 rossoblu è stata di buona fattura. In un momento così delicato del campionato, dove al Cagliari manca solo un punto per ottenere la matematica promozione, le giocate del brasiliano possono risultare molto influenti per la corsa alla serie A.

Pedro, infatti, è una delle pedine versatili nello scacchiere di mister Rastelli; può ricoprire svariati ruoli, dal centrocampista interno all’esterno, così come la seconda punta e il trequartista, se gioca vicino alla porta poi, riesce a dare il meglio di sé, spesso riesce a tirare fuori dal suo cilindro, magie che stravolgono l’andamento delle partite.

In più di un’occasione il Cagliari ha portato a casa punti pesanti grazie all’estro del suo fantasista. Il giovane brasiliano, classe ’92, in questo campionato ha siglato la bellezza di 12 reti, dispensando ben 5 assist in 35 presenze.

Vien da domandarsi: il Cagliari, può davvero permettersi il lusso di lasciarlo in panchina?

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