Sono tre i punti che separano il Cagliari dalla festa promozione. Se nel prossimo turno i rossoblù dovessero vincere contro il Livorno e le inseguitrici (Trapani, Pescara e Bari) perdere o pareggiare, le porte della massima serie si riaprirebbero dopo solo un anno di esilio.
Il Sant’ Elia si prepara ad ospitare una partita molto importante, contro un avversario ostico che da due anni milita nel campionato cadetto e che all’inizio del torneo sembrava essere una possibile candidata alla promozione diretta.
Il Livorno sta annaspando in fondo alla classifica al penultimo posto, dopo aver cambiato allenatore per la quinta volta in stagione, sarà perciò un avversario molto agguerrito e disperato. Per contro il Cagliari, dopo il pareggio casalingo con il Lanciano, è chiamato ad una prova di sacrificio, concentrazione e motivazione.
Rastelli nell’ultima intervista ha dichiarato che la squadra sta raschiando il fondo del barile. È un invito a non sprecare più le occasioni per chiudere il campionato. Il mister rossoblù dovrà studiare bene l’approccio alla gara cercando di impensierire gli amaranto con le verticalizzazioni e gli inserimenti degli esterni e delle mezze ali e, allo stesso tempo, dovrà neutralizzare la vena realizzativa di Daniele Vantaggiato autore fino ad ora di 12 reti.
Buona parte dei I tifosi rossoblù sono già in fermento e attendono con trepidazione il risultato del prossimo scontro casalingo, con un occhio alle rivali. “Dalla meta mai non torcer gli occhi” – diceva Alessandro Manzoni- ed è quello che il Cagliari deve fare, senza paura e senza tensioni.