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Cagliari, la vittoria mutilata è sempre più vicina: chi festeggerà?

I rossoblù arrancano verso la massima serie. Contemporaneamente si complica la corsa verso il primo posto: un dovere morale che club e squadra rischiano di non assolvere

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"Ci prendiamo il sicuro? A un certo punto della gara sì, quando ti rendi conto che rischi più di perderla che vincerla. Oggi i ragazzi hanno raschiato il barile delle energie con 3 gare in una settimana. Va bene così, abbiamo mantenuto il distacco dalla terza".

Sono le parole di Massimo Rastelli giunte al termine della gara contro il Lanciano, con il Cagliari che è andato più vicino alla sconfitta che non alla vittoria

Squadra spenta, senza gioco (nessuna novità) né idee. A tratti imbarazzante. Nessuna ferocia agonistica ma soltanto la solita bella giocata del singolo che però stavolta non è bastata per vincere la partita. Certo, le assenze contano, ma la rosa è ampia.

Insomma, per ora ci si accontenta in attesa di momenti migliori. Si traghetta la squadra verso la Serie A senza acuti e guardandosi le spalle. Una sorta di noiosissima partita a scacchi.

L'impressione (ma tutto lascia pensare sia una certezza) è dunque che il Cagliari si prenderà “il sicuro”, la promozione in A. Obiettivo minimo stagionale che i rossoblù raggiungeranno (si spera agevolmente) nel giro di poche gare.

Peccato per il primo posto.

Un dovere morale (quello di vincere il campionato) che la compagine rossoblù rischia seriamente di non assolvere

“Certo arrivare primi avrebbe un altro sapore, ma ora è importante arrivare in Serie A”, ha commentato Fabio Pisacane in zona mista.

Chi si accontenta gode? La Serie A sta per riabbracciare il Cagliari.

Nella mente dei più, questo campionato rischia (di questo passo) di essere ricordato come una sorta di vittoria mutilata. Ci sarà voglia di festeggiare?

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