Lui è il capitano, e come ogni buon leader che si rispetti, distribuisce schiaffi e carezze.
La sconfitta di sabato ad Ascoli non è andata giù a nessuno, soprattutto per come è arrivata, considerato il numero di occasioni avute (almeno una ventina) e quello di reti fatte: una, per di più su rigore.
Per questo Marco Storari, dopo la caduta contro la squadra bianconera, non le ha mandate a dire: difende i suoi compagni, perché è sicuro che nessuno di loro abbia perso la concentrazione e che tutti siano proiettati al raggiungimento dell'obiettivo, la A.
Ma allo stesso tempo distribuisce qualche bastonata. Gli errori commessi contro la squadra di Devis Mangia sono stati pochi ma decisivi in difesa e troppi in attacco, sia individuali che di reparto.
Lo stesso capitano si riferisce alle ultime prestazioni definendole "figure meschine" e manda un messaggio chiaro:
"A me non piace perdere le partite, ho 39 anni e ne ho già perse troppe. Negli ultimi anni, poi, mi sono abituato a vincerne tante e perderne decisamente poche. Quindi, se ci fosse nello spogliatoio qualcuno a cui piace perdere le partite, lo attaccherei al muro io per primo. Ma non c'è nessuno nel nostro spogliatoio a cui piace perdere".
Parola di Capitan Storari: per riprendersi bisogna analizzare gli errori, correggerli e ripartire contro il Brescia.
Questa è la ricetta giusta per uscire fuori da questo momento di crisi.