Il Cagliari ha dato la risposta che forse non ci si aspettava fosse capace di offrire, ma con un pizzico di fortuna ed indubbia cattiveria è riuscito a ribaltare una delle partite più importanti della stagione.
Un primo tempo quasi completamente regalato agli avversari non ha comunque dato la certezza dell’arrivo della prima sconfitta casalinga stagionale. Perché la formazione rossoblù è stata messa alle corde, ma è stata capace di evitare il colpo del k.o. aspettando con pazienza che le proprie indubbie doti potessero essere espresse al momento opportuno. Emblematico il caso di Farias, un autentico fantasma per i primi 45 minuti, ma capace di pareggiare con annessa esultanza polemica al primo pallone giocabile capitatogli tra i piedi nel secondo tempo.
La sicurezza di avere una squadra decisamente più forte anche di coloro che stanno appena dietro in classifica, permette alla squadra di Rastelli di giocare sempre e comunque con una dose di tranquillità decisamente superiore alla media. Di fronte ad una compagine ben organizzata e sapientemente guidata da Oddo, poter contare su giocatori come Storari, Cinelli, Farias e Giannetti ha consentito di cambiare l’inerzia della gara.
L’impotenza provata dalle squadre ospiti al Sant’Elia, e in particolare dal Pescara, è racchiusa tutta nella faccia e nella parole di Massimo Oddo a fine gara. Se persino dopo una gara quasi perfetta degli abruzzesi, con un Cagliari non pervenuto nei primi 45', risulta impossibile espugnare il fortino rossoblù, diventa davvero difficile indicare chi possa farlo da qui alla fine della stagione.
L’ennesima vittoria casalinga ha sancito la quasi certa promozione in A, con la consapevolezza che questi mesi potranno essere decisamente utili al fine di portare certezze e convinzione anche nel palcoscenico più importante, dove certi lussi rimarranno soltanto lontani ricordi.