58 punti. +3 dalla seconda in classifica, +10 dalla terza. Miglior attacco con 50 reti segnate in 26 gare (quasi 2 a partita). 23 gol incassati. Unica squadra ancora imbattuta tra le mura amiche.

Il Cagliari che comanda il campionato cadetto 2015/2016 sta macinando record su record. Troppo facile, osserverebbero i più “distratti”, facendo affidamento soltanto sul valore della rosa a disposizione di mister Rastelli. In realtà non così scontato, considerato che la difficoltà maggiore per un allenatore è riuscire a far coesistere i grandi giocatori, creando equilibri dentro e fuori dal campo.

Se si fa un confronto con la scorsa stagione di Serie B, a questo punto la capolista Carpi aveva totalizzato 51 punti, e aveva un vantaggio di 6 lunghezze dalla seconda Bologna e 8 dalla terza Livorno. Il Frosinone, che a fine torneo sarebbe giunto secondo, era a quota 38 punti.

Il grande cammino della compagine sarda, che affronterà sabato prossimo al Sant’Elia il Pescara, in uno scontro cruciale per il proseguo della stagione (potrebbe andare a +13 dagli abruzzesi), sta venendo in parte offuscato dal Crotone “dei miracoli”.

La squadra di Juric sta sorprendendo anche i più scettici, e nonostante le ultime tre uscite non propriamente esaltanti (sconfitta contro il Perugia, vittoria in extremis a Bari e pari contro la Pro Vercelli), sta disputando un campionato nettamente al di sopra delle aspettative. Merito di una società capace di lavorare al meglio in fase di mercato (con in primis la rivelazione Budimir, pescato a quota 0 reti in saccoccia dalla Serie B tedesca) e di un tecnico di formazione gasperiniana, motivato e che riesce a far esprimere al massimo il proprio collettivo.

Ma il Cagliari, nonostante l’exploit dei calabresi (che pure l’hanno sconfitto nella prima giornata di ritorno), vuole continuare a stupire: a suon di record, ne siamo certi, riuscirà a prendersi completamente la scena.