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Questione di ritmo

Il Cagliari ha dimostrato di saper aspettare il momento propizio per colpire la squadra avversaria

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È opinione comune e condivisa quella che sostiene la superiorità della rosa rossoblù rispetto a quelle allestite dalle altre concorrenti nel campionato cadetto. Tuttavia tali valori non sempre trovano un immediato ed evidente sbocco in risultati ed armonia di gioco.

Tale aspetto è facilmente accostabile al Cagliari di Rastelli, che spesso e volentieri ha faticato e non poco nell’imporre il proprio ritmo di fronte a compagini si modeste, ma agguerrite e fortemente motivate. Ogni avversaria incontrata nel corso della stagione infatti non ha mai concesso una vittoria facile alla squadra isolana, spesso e volentieri barricandosi oltre modo in difesa, lasciando a poche sporadiche azioni offensive il compito di provare a sorprendere la retroguardia rossoblù. Nonostante ciò, soprattutto tra le mura amiche, la pazienza (unita a giocate scaturite dalla classe dei singoli piuttosto che derivate dal gioco corale) ha permesso alla banda Rastelli di stare in scia di un sorprendente ed inaspettato Crotone.

L’aspettare certosino dell’occasione propizia attraverso un possesso di palla continuo finisce per logorare psicologicamente avversari che non possono permettersi il minimo errore, salvo poi essere puniti alla prima indecisione. Ciò è avvenuto in ultima istanza nel match contro una Ternana volitiva, ma povera di idee e interpreti, che ha mostrato come determinati valori, anche se non esplicati in grandi occasioni, portano a massimizzare le proprie doti.

Probabilmente la B attuale non permette di assistere ad un Cagliari spettacolare e spumeggiante, tuttavia le grandi squadre si manifestano durante i periodi di difficoltà e ricchi di incertezze, come quello successivo alla sconfitta patita in casa del Crotone. Il duo formato dal Cagliari e dalla squadra calabrese sembra avviato di fatto senza grossi problemi (si facciano i debiti scongiuri) ad una promozione in A, nella consapevolezza che in casa rossoblù la guida di Rastelli, senza eccessivi patemi e isterismi, convince sempre più.

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