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Storari e l’errore costato il vantaggio di Budimir: schierare Cragno a pieno regime sarebbe forse stato meglio?

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Si dice che un bravo giocatore, fondamentale per la squadra, debba essere schierato anche se a mezzo servizio. Così è accaduto lunedì sera in quel di Crotone, dove Marco Storari, i giorni precedenti allenatosi quasi sempre in differenziato, ha regolarmente indossato i guantoni e difeso la porta rossoblù.

La prima rete, ad opera di Budimir, è però derivata da una chiara lettura errata da parte dell’estremo difensore, uscito come si suol dire a “prendere farfalle” e castigato dopo appena due minuti di gioco. Probabilmente, i problemi fisici, non ancora smaltiti appieno, hanno condizionato il 39enne nello slancio.

Non è tuttavia la prima occasione in cui Storari non risulta impeccabile nelle uscite, a dispetto invece di una reattività scoppiettante sulla linea di porta: diversi i gol incassati su situazioni da palla da fermo, sia per indecisione del portiere che per complicità dei difensori.

Sia chiaro, a Crotone l’ex juventino ha sventato una conclusione di Balasa, nulla poteva fare sul “missile” di Martella, è stato sfortunato sulla respinta su Budimir ribadita in rete da Ricci, e ha neutralizzato il rigore di Salzano. Ma quell’errore che ha dato la carica a giocatori e pubblico di casa pesa, e sorge spontanea la domanda: “Perché, invece di un giocatore non al meglio, non è stato schierato il giovane Cragno?”.

La risposta sarebbe piacevole averla dal tecnico Rastelli: nonostante l’estremo difensore dell’Under 21 fosse in procinto di partire, avrebbe potuto essere utile alla causa rossoblù, come dimostrato nelle due gare di Coppa di Sassuolo e Milano, sponda nerazzurra.

Intanto, i tifosi sardi si dividono in merito al buon Storari: c'è chi lo difende a spada tratta e chi gli punta il dito contro. La speranza è che nel corso delle prossime gare i problemi fisici possano essere definitivamente smaltiti, e si riveda in campo il "portierone".

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