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La strana coppia, le assenze pesanti, il pressing alto e il mancino micidiale

L’analisi tattica di Sampdoria-Cagliari: il gioco offensivo dei doriani contro la solidità esterna dei rossoblù

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Quella di oggi sarà una sfida tra due compagini in salute, reduci da due vittorie molto importanti soprattutto dal punto di vista del morale: la Sampdoria viene dal trionfo nel derby cittadino con il Genoa, il Cagliari da una vittoria che ha scacciato la crisi – di risultati ma non di gioco – che la attanagliava dall’inizio del nuovo anno, per di più contro un’avversaria attrezzata come la Fiorentina. Entrambe le squadre arrivano però al match domenicale con qualche assenza pesante: Dessena, Pisano, Ibarbo e – infortunato dell’ultima ora – Pinilla per i rossoblù, Maxi Lopez e Mustafi per i doriani.
Dall’arrivo di Mihajlovic in poi, i blucerchiati hanno cambiato decisamente marcia, praticando un gioco più spumeggiante e offensivo fatto di pressing alto e di un modulo, il 4-2-3-1, che permette allo stesso tempo copertura difensiva e fase d’attacco con diversi uomini. I tre dietro l’unica punta – Gabbiadini, Soriano ed Eder, sebbene quest’ultimo dovrebbe avanzare e sostituire l’infortunato Maxi Lopez – sono giocatori con spiccate attitudini offensive ma, grazie a un dinamismo e una facilità di corsa non indifferente, riescono a mantenere intatti gli equilibri di squadra e a non abbandonare a loro stessi i due mediani e la linea difensiva a quattro. Vediamo quello che potrebbe vedersi in campo domenica.

Dove può far male il Cagliari

Nonostante coprano discretamente bene, gli esterni alti blucerchiati potrebbero lasciare i loro terzini in situazioni di uno contro uno: Perico e Murru dovranno farsi trovare pronti alla puntuale sovrapposizione per andare al cross. I due mediani genovesi potrebbero trovarsi in difficoltà nel contenere la dinamicità di Cossu e gli inserimenti delle due mezzali rossoblù. Nenè dovrà cercare di non far rimpiangere Pinilla il quale, insieme a Sau, era nel pieno di un “magic moment”: il brasiliano dovrà cercare di essere brillante e dinamico, così come il cileno visto in queste ultime uscite, e trovare il dialogo con il piccoletto di Tonara. Vedremo se la strana coppia, per un motivo o per l’altro schierata raramente nel corso di questa stagione, riuscirà nell’intento. Inoltre, la squadra di Mihajlovic pressa alto: le eventuali azioni di pressing andate a vuoto potrebbero aprire spazi decisivi alle due punte del Cagliari: i rossoblù dovranno dunque essere bravi a eludere la pressione dei doriani.

Dove può soffrire il Cagliari

I quattro davanti sono molto pericolosi: i due attaccanti esterni doriani danno ampiezza al gioco e nel contempo sanno accentrarsi per andare al tiro; in particolar modo Gabbiadini ama convergere verso il centro e il suo mancino micidiale e potentissimo, la vera arma in più di questa Samp. L’altro esterno viene solitamente occupato da Eder, abile nel fraseggio stretto e molto rapido nell’uno contro uno; ma l’infortunio di Maxi Lopez potrebbe riportarlo al ruolo di punta centrale, per il quale è in ballottaggio con Okaka, punta più fisica e attaccante d’area. La regia è affidata a Palombo, mediano dotato di ottima visione di gioco e con un lancio lungo preciso e ad ampia gittata: attenzione alle imbeccate a scavalcare il centrocampo. Come sempre, occhio ai centrali difensivi sui calci piazzati: soprattutto a Gastaldello, molto insidioso sulle sortite nei calci da fermo.

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