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Il Picco di La Spezia: lo stadio del soldato goleador

Andiamo a conoscere la storia dell'impianto ligure

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Siamo nel 1915, prima guerra mondiale. Il gruppo armato degli Alpini sferra l'assalto decisivo per la conquista del Monte Nero. Diversi di loro perderanno la vita, tra essi Alberto Picco, sottotenente. Alberto Picco non era solo un militare: trattasi dell'autore del primo gol nella storia dello Spezia.

A lui sarà intitolato lo stadio che, dal 1919, accoglie il club ligure. Lo stadio viene appunto costruito in occasione dell'inizio del Campionato 1919-20, ma non viene ultimato in tempo per la prima giornata.

I bianconeri dovranno aspettare la terza di campionato per disputare la prima gara allo stadio Picco. L'esordio è il migliore possibile: gli spezzini si impongono per ben 8 reti a 0 contro il Genova S.C.

All'ora l'impianto era molto rudimentale, costituito da delle tribune coperte in legno. Bisognerà attendere gli anni '30 per vedere i primi cambiamenti strutturali. Il più importante riguarderà sicuramente l'ingresso dello stadio, con l'edificazione di una monumentale entrata in pietra, quasi si entrasse in un tempio.

Ma sicuramente le modifiche più sostanziali saranno quelle dell'86 e del 2006, con le promozioni dello Spezia, rispettivamente, in Serie C1 ed in B.

Attualmente lo stadio ospita 10.290 persone e la pista di atletica, inizialmente prevista, è stata soppiantata da delle tribune.

Una curiosità interessante è che nel campionato 1922-23 lo stadio fu squalificato per l'intero anno a causa di una rissa tra tifoserie scoppiata l'anno precedente. La collutazione portò alla fuga arbitri e giocatori.

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