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Il Cagliari oltre il blasone: testa bassa e coltello tra i denti

Sbagliando s’impara: non tutti i mali vengono per nuocere

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Le gare con esiti diametralmente opposti contro il Cesena e Novara hanno evidenziato molteplici fattori di riflessione. Il Cagliari ha allestito una rosa profonda, garantendo di fatto a mister Rastelli due formazioni di indiscusso valore, tuttavia a tale tesi ancora mancava la verifica sul piano pratico.

Tale controprova è arrivata con tutta la sua forza in concomitanza di una partita delicata, ovvero contro quel Cesena indicato da tutti come una delle rivali più accreditate per la promozione diretta. Infatti se gli uomini a disposizione dell’allenatore rossoblù non hanno rivali in tutta la cadetteria, le assenze in vista della gara contro i romagnoli potevano risultare quantomeno fastidiose in uno scontro così importante. Ai giocatori impiegati nelle rispettive nazionali come Cragno, Murru, Barreca, Cerri, Barella e Krajnc si aggiungevano le assenze dello squalificato Di Gennaro reduce da un’espulsione evitabile nella prima sconfitta stagionale ed infine gli infortunati Balzano e Munari. Assenze pesanti che, sono passate inosservate anche grazie alle prestazioni di coloro che sono stati schierati da Rastelli.

Ceppitelli all’esordio stagionale non ha patito il rientro, anzi ha diretto la retroguardia senza troppi patemi, lasciando ben poche occasioni agli avanti avversari. Capuano è stato riportato come ai tempi di Pescara sulla fascia mancina, dimostrando non solo di poter essere una soluzione di ripiego di sicuro affidamento, anzi di poter essere la soluzione ad un problema che ancora pare essere lontano dall’essere risolto.

Fossati dal canto suo ha sostituito Di Gennaro egregiamente, scrollandosi di dosso un pizzico di ruggine, dimostrando di avere personalità ed intelligenza per poter dettare i tempi di gioco della squadra isolana. Pisacane come ormai dimostra dall’inizio del campionato ben si disimpegna in entrambe le fasce, riuscendo ad abbinare nonostante le proprie caratteristiche, una discreta fase offensiva a quella più che soddisfacente in fase di copertura.

Tutte note liete che confermano per l’ennesima volta quanto ben assortita sia la rosa rossoblù e di come anche in determinate circostanze, la parola emergenza difficilmente possa essere accostata ai colori rossoblù. La sconfitta, ma soprattutto la prestazione di Novara, tuttavia ha riportato velocemente tutti sulla terra, evidenziando quanto sia necessario ogni qualvolta si scende in campo, avere il coltello fra i denti e non far affidamento solo ed esclusivamente sul proprio blasone.

Tutte argomentazioni ripetute più e più volte, ma ancora non evidentemente entrate appieno nella mentalità rossoblù. L’esperienza e giocatori di indiscussa personalità non mancano in casa Cagliari, ora è arrivato il momento di fare tesoro degli errori di queste prime 8 partite e dimostrare ogni singola sfida quali sono i reali valori di cui Rastelli dispone.

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