Il Cagliari ha allestito senza dubbio la rosa migliore della serie B, che garantisce a tifosi di dormire sonni tranquilli e di ambire senza troppi patemi alla promozione diretta. Dopo appena un mese dall’inizio del campionato tuttavia, si manifestano e confermano alcune criticità che debbono essere quantomeno uno spunto di riflessione o motivo di miglioramento. Il tutto parte dall’atteggiamento che di volta in volta la formazione rossoblù sembra manifestare nel momento dell’ingresso in campo imperniato di attendismo e raramente volitivo di imporre la propria superiorità .
La squadra di Rastelli raramente ha mostrato un’identità di gioco univoca per più partite, anzi le diverse formazioni e la conseguente alternanza di interpreti ha regalato scarse certezze sia a livello di gioco, che agli stessi giocatori. Analizzando reparto per reparto invece, la sola difesa sembra fin’ora avere una quadratura buona garantendo una sicura affidabilità , in attesa che la fascia mancina abbia un padrone certo e costante.
Le note meno felici iniziano a fare capolinea se ci si sposta sulla mediana, dove Dessena non ha un vero e proprio sostituto, Munari e Tello risultano attualmente degli oggetti misteriosi e Deiola e Barella che garantiscono si un grande futuro ma giustamente devono essere inseriti gradualmente senza essere caricati di eccessive responsabilità . I soli Di Gennaro e Fossati sono capaci di offrire una copertura sicura e di buon livello nel ruolo di regista, mentre Joao Pedro spesso e volentieri viene adatto nei tre di centrocampo dimostrando grande spirito di sacrificio, ma altrettanti limiti.
Rastelli ha provato a cambiare l’assetto della mediana, ma un ritorno al consueto rombo e dell’utilizzo del trequartista sembra la soluzione più logica ed atta a valorizzare le caratteristiche dei giocatori a disposizione. In attacco invece, l’assenza di Sau risulta eccessivamente pesante per le economie del reparto, mentre continua a patire e non poco Melchiorri, troppo spesso lasciato in balia delle difese avversarie, poco coinvolto e avulso in ruolo ibrido tra primo e seconda punta.
Tanti se e tanti ma che il valore indiscutibile di tanti giocatori hanno coperto e continuano a nascondere, ma che necessitano di un spartito chiaro e preciso per essere risolti al più presto, partendo dalla prossima partita.