Il modulo scelto da Rastelli per centrare la promozione è quel 4-3-1-2 che in passato ha riservato tante soddisfazioni ai colori rossoblù. In un modulo che prevede tale assetto è cruciale la figura del trequartista o fantasista che dir si voglia, ruolo magistralmente ricoperto per diverse stagioni da Andrea Cossu. Nella rosa attuale sono due gli interpreti a disposizione dell’allenatore che via via si alternano dietro le due punte: Joao Pedro e Farias.
I due brasiliani hanno caratteristiche completamente diverse ed offrono un’interpretazione del ruolo inevitabilmente differente. Spesso utilizzati in alternativa l’uno all’altro, raramente impiegati come complementari all’insegna della fantasia e della facilità di dialogo.
Tale scelta risulta quantomeno discutibile poiché una squadra come il Cagliari ha bisogno di impostare le partite all’insegna della manovra offensiva e non come quanto accaduto a Pescara nell’attesa dell’avversario. Lo stesso Pedro se schierato nei tre di centrocampo vede la sua utilità notevolmente limitata quando il pallone è in possesso della squadra avversaria, trovando nel solo Dessena un compagno votato più alla fase difensiva che quella rivolta alla fase d’attacco.
Più volte è stato sottolineato come il Cagliari possa e debba condurre le partita secondo il proprio spartito e non adeguandosi a quello preparato dagli avversari. Schierare contemporaneamente il duo carioca permetterebbe di mantenere una percentuale di possesso palla e di conseguenza una pericolosità in fase offensiva, nettamente più rilevante rispetto a qualsiasi altra soluzione tattica.
Inoltre la presenza di Sau permette di applicare un gioco all’insegna della velocità e della tattica, che nelle prime uscite ha dato buoni dividendi.
L’attacco rossoblù ha iniziato a mostrare le prime incertezze, la cura Joao Pedro-Farias può essere una carta valida da utilizzare prontamente per ritrovare la via della rete e della vittoria già a partire dal big-match di domenica.