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Non c'è tempo per recriminare

Comincia la settimana che conduce alla partita contro l’ex squadra di mister Rastelli

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La Serie B è troppo lunga, così complessa, una vera maratona, che a guardare indietro e stare a recriminare viene un tremendo mal di testa. Lo sa bene il mister Rastelli, che conosce a fondo la categoria, lo sanno anche diversi giocatori, Melchiorri, Giannetti, Di Gennaro e via dicendo, i quali già la scorsa stagione combattevano nei campi di provincia. Perciò, piuttosto che stare a pensare al gol subito all’ultimo secondo a Terni e alla poca grinta messa in campo, occorre guardare avanti.

Sabato prossimo, al Sant’Elia, non potrà essere una partita come le altre. Perché il tecnico rossoblù, fino a qualche mese fa ad Avellino con la promessa non mantenuta di rimanerci, sentirà il match contro il club del presidente Taccone come un qualcosa di strettamente personale. E vincere, manco a dirlo, dovrà essere una prerogativa.

Lo seguirà a ruota Pisacane, anch’egli ex Avellino e guerriero sul terreno di gioco, oltre ad essere esempio di correttezza in un mondo, quello del calcio, dove questa parola fatica spesso ad essere compresa. Il difensore cercherà di trasmettere la giusta cattiveria agonistica da applicare e la fame di vittoria, che nel campionato cadetto non devono mancare.

Comincia, dunque, una settimana importante per il Cagliari: riscattare l’opaca prestazione contro la Ternana è la parola d’ordine, affondare l’Avellino, compagine ostica, pure.

Con uno stadio pieno e che, ci si augura, possa riservare un pensiero al povero Stefano, il tifoso rossoverde scomparso sabato scorso mentre stava recandosi allo stadio di Terni. Lui, dall’alto, siamo sicuri ne sarebbe felice.

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