Deiola incarna perfettamente, nonostante la giovanissima età, il concetto del “carpe diem”.
Inserito nella rosa rossoblù quasi a sorpresa, ha lavorato sin dal primo giorno di ritiro con la voglia e la determinazione di non lasciare nulla di intentato. Prima le ottime prestazioni nelle diverse amichevoli, poi l’esordio ufficiale al Sant’Elia contro l’Entella. Partita da incorniciare, nessuna paura, una personalità inaspettata e un bagaglio che parla di un piede educato, corsa e grande carattere.
Rastelli e Dessena al termine del match hanno pubblicamente elogiato il centrocampista di San Gavino Monreale dopo la goleada rifilata all’Entella, non solo, il tecnico campano ha sottolineato come non importi il nome o la carriera, ma ciò che viene prodotto durante il lavoro settimanale.
Un Deiola che di fatto si candida a simbolo ed emblema del nuovo corso targato Rastelli. Il cammino di Coppa Italia ha riservato alla squadra rossoblù un derby delle isole infuocato; un catino ostile dove oltre 7000 persone hanno provato a spingere la squadra di Cosmi in un confronto contro un Cagliari di fatto ben più attrezzato.
Un match ruvido, spigoloso, all’insegna dell’agonismo e dell’atletismo, sbloccato da un inserimento neanche a dirlo da uno dei più giovani in campo.
Proprio quel Deiola che sta mirabilmente incarnando quanto Rastelli si aspetta dalle proprie mezzale: capacità d’impostare l’azione, pressing costante in fase di non possesso ed inserimenti continui in fase offensiva. Una sorpresa che pian piano sta diventando sempre più certezza, un’arma in più inaspettata, che tornerà utile nella lunga lotta nella riconquista di un posto al sole.