Era il 1960, e a Cagliari, dal Messina, arrivava Angelo Martino Colombo, pronto per difendere la porta rossoblù. Il portiere avrebbe accompagnato i sardi dalla C alla A, ben figurando e prendendo nel 1965 la via di Torino, sponda Juventus, con la quale avrebbe disputato la Coppa dei Campioni. È scomparso nel marzo dello scorso anno, ma viene ricordato con affetto da tutti i tifosi.
A distanza di 50 anni, in Sardegna è sbarcato un altro Colombo, stavolta di nome Roberto, ma anch’egli di professione portiere. L’ex Napoli, al quale era affezionatissimo il patron De Laurentiis, che gli ha rinnovato il contratto per ben quattro stagioni consecutive ritenendolo un fondamentale uomo-spogliatoio, è da sempre stato un pallino di Tommaso Giulini, come da egli affermato qualche giorno fa in conferenza stampa ad Asseminello. Tra l’altro, segno del destino, si pensi che giocò l’unica partita con la maglia azzurra proprio contro il Cagliari, nel 2013/2014.
Era dunque scritto che le strade del giocatore e del club isolano dovessero incontrarsi. Già lo scorso anno il presidente milanese cercò di portare il buon Roberto in terra sarda, ma non se ne fece nulla. Nel corso di questo calciomercato, finalmente, l’arrivo e una missione: condurre i rossoblù al più presto in massima serie, magari non giocando tantissimo, ma essendo una figura di riferimento per il gruppo.
A 40 anni suonati, che compirà il prossimo 24 agosto, l’estremo difensore ha dichiarato di desiderare giocare almeno un paio di secondi la prossima stagione in Serie A (che sia di buon auspicio) con la maglia rossoblù.
Speriamo che il sogno di Colombo possa realizzarsi. Il Cagliari, come da lui stesso affermato, merita di diritto un posto tra le grandi del nostro calcio.