Com'è passato in fretta il tempo, Francesco. Era il 26 settembre 2004 quando un 18 enne di belle speranze di Cagliari esordiva in un Lecce-Cagliari in Serie A. Era un Francesco Pisano con un volto da bambino, lo sguardo di chi sa che il suo sogno sta solo iniziando e pure qualche capello in più. Poi l'anno dopo il ragazzino è diventato titolare, e praticamente non ha più smesso di esserlo per undici anni.
I giocatori come lui non sono quelli che fanno innamorare i tifosi, non sono quelli che dribblano e tanto meno segnano. Sono i calciatori silenziosi, che corrono, che arano quella fascia per un minuto come per novanta. Senza mai fermarsi, senza mai stancarsi, magari per undici anni. Oggi gli anni son passati, senza nemmeno accorgersene. Quel ragazzino è diventato un uomo, un uomo che ha saputo superare tanti infortuni e tante disavventure, arrivando ad essere un pilastro del Cagliari.
Domenica, nella serata delle lacrime, anche Pisano ha detto addio al Cagliari, dopo 241 presenze in maglia rossoblù.
Un'altra bandiera che saluta, un altro giocatore indimenticabile. Indimenticabile come le sue discese sulla fascia destra, come i suoi interventi miracolosi, come la sua velocità da centometrista. 241 volte grazie, indimenticabile "Bombetta".