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Cop, l'attesa è finita: il Cagliari riparte dal croato

La punta rossoblù ha palesato sotto la gestione Festa tutte le sue doti

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Classe 1990, capace di collezionare 200 partite in carriera e quasi 70 reti; il biglietto da visita con cui il figlio d’arte Čop si presenta in Italia è di tutto rispetto. Come idolo il vero Ronaldo, il “fenomeno”, come lui stesso ha affermato in sede di presentazione, nel dna l’istinto della punta moderna capace di segnare, ma svolgere anche un lavoro di sacrificio. Intristito in un ruolo all’interno di un modulo che poco valorizzava le sue caratteristiche, sia sotto la gestione Zola, che quella di Zeman, Čop ha potuto dimostrare solo a tratti le sue qualità e quanto in termini realizzativi avrebbe potuto offrire sin da subito alla causa rossoblù.

L’arrivo di Festa ha dato una luce diversa a tutto il Cagliari, un gioco più pratico e dei risultati che parlano di due vittorie e una sconfitta sanguinosa a Verona. Il modulo che solo sulla carta ricorda quello zemaniano, ha lasciato spazio ad una collocazione tattica che vede si tre interpreti offensivi, ma meno gioco sulle fasce e più spazio all’inventiva di un trequartista a favore delle punte.

Farias seconda punta, M’Poku fantasista libero di inserirsi ed imbeccare i compagni di reparto, ed appunto Čop, finalmente nei panni della punta centrale libero di esprimere tutto il suo talento nel ruolo a lui più congeniale. 4 goal in 12 partite fanno presagire che al netto della situazione non felice di classifica e dell’intera rosa, il croato ha i numeri per garantire goal con continuità ed una personalità che lascia pochi dubbi su chi la davanti debba essere schierato nelle restanti partite.

L’alternanza è stato un fattore indissolubile durante tutto questo campionato sfortunato, non solo per quanto riguarda l’attacco, ma in tutti i settori, risultando ai fin dei conti una minusvalenza che gradualmente ha tolto le poche certezze di un gruppo rivoluzionato in estate. I

l futuro preannuncia una stagione in serie cadetta, tuttavia i fattori che fanno ben sperare non mancano, partendo da un Duje Čop che ha tutto per poter essere una delle pedine fondamentali per un’immediata risalita.

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