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L’esercito dei “non pronti”

Diversi i giocatori acquistati ma pochi quelli utili alla causa

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Solitamente il mercato di gennaio dà l’occasione a squadre in crisi o che hanno bisogno di effettuare qualche aggiustamento, di pescare giocatori smaniosi di rivincita e entusiasti di cambiare maglia.

Il Cagliari reduce da una metà di campionato deludente dopo l’illusione Zeman, ha portato nell’isola ben sei giocatori. Brkic tra i pali, Diakitè ed Gonzalez in difesa, Husbauer con un ritardo di sei mesi a centrocampo, ed in attacco Cop e la sorpresa M’poku. Con il classico intento di invertire la rotta affidandosi anche ad una nuova guida tecnica, si è puntato soprattutto su un portiere d’esperienza, mentre per il resto su scommesse e poco più. Infatti al netto del portierone serbo, i nuovi arrivi hanno visto un utilizzo con il contagocce con il solo M’poku, etichettato da Zola come non ancora pronto, capace di conquistarsi senza troppe difficoltà, dopo il goal all’esordio, una maglia da titolare.

Una girandola di moduli ed interpreti ha contribuito ad accrescere la confusione di un gruppo incapace di avere delle certezze all’interno del campo di gioco. Diakitè reduce da esperienze d’oltremanica e nelle fila di Lazio e Fiorentina avrebbe potuto garantire maggiore esperienza in una retroguardia dove Capuano sembra patire la mancanza di tranquillità in cui versa tutta la squadra.

Il centrocampista ceco utilizzato appena una manciata di minuti nell’ultima sconfitta di Genova è l’interrogativo più pressante; infatti a chi domanda come faccia un giocatore inseguito per mesi, dopo oltre un mese di allenamenti a non essere mai impiegato, una risposta certa per il momento non può essere data. O meglio la sola risposta racchiusa nella frase “non è pronto” induce a un altro e preoccupante interrogativo: coloro che scendono in campo ogni partita, data la classifica, sono realmente pronti?

Cop dopo il lampo valso la vittoria contro il Sassuolo, continua a dividersi i minuti a disposizione con Longo, anch’egli incapace di garantire l’auspicato apporto di reti salvezza. La situazione attuale appare difficile, ma ancora, incredibilmente la classifica sembra aspettare la compagine isolana.

Con il ritorno in panchina di mister Zeman, l’unica ricetta possibile sembra ora quella di puntare su undici giocatori certi ed un modulo altrettanto definitivo, nell’attesa che gli ultimi arrivati possano fare meglio di coloro che sono sbarcati ad inizio stagione per vestire la maglia rossoblù.

 

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