Non è facile affermarsi in un campionato complesso come la Serie A. Ancor meno se hai appena 18 anni. Ma se hai voglia di dare un calcio al passato, allora nulla diventa impossibile, e la rabbia può spingerti a dare il massimo, in ogni occasione ti venga concessa.

Godfred Donsah ha una storia da raccontare, la storia di chi ha cercato il riscatto e lo ha ottenuto, nonostante fosse giunto in Italia, per la prima volta, a bordo di un barcone. Un posto da titolare nel Cagliari è divenuto suo, a suon di grandi prestazioni.

Il ragazzo, che si è concesso ieri al Cagliari Point ad autografi e foto con i tifosi, è stato anche ospite della trasmissione “Cagliari in diretta” in onda su Radiolina.

La valigia, quella che il giovane riempiva di sogni al suo arrivo nel nostro calcio, ora è colma di scarpe:

“Quando avevo 15 anni giocavo a calcio senza scarpe, ora quando torno al mio paese ne porto un po' per i miei amici”; così racconta il centrocampista, che ogni volta che fa ritorno in Ghana, alla porta di casa si ritrova una fila di amici e bambini che gli chiedono delle scarpette per poter meglio calciare il pallone.

Lui, ovviamente, non può dire di no.

Un’altra, però, è la massima di Donsah, una delle frasi che lo accompagnano nella quotidianità. Proviene dalla mamma, e recita così:

"Mangia quello che c'è e non solo ciò che ti piace, perché devi accettare tutto quello che la vita ti dà”.

Parole che non hanno bisogno di essere commentare, ma che racchiudono un grande significato al loro interno.

Godfred Donsah è un ragazzo a cui nessuno ha mai regalato nulla, che sta cercando di guadagnarsi un posto nel calcio che conta con sudore e fatica.

Sì, solo quello nel calcio che conta, perché un posto nel cuore dei tifosi rossoblù, quello, senza alcun dubbio, lo ha già conquistato.