Trentaquattro minuti. Tanto è bastato a Paul-Josè M'Poku per far capire a tutti che lui è a Cagliari per non far rimpiangere Ibarbo, che lui è qua per aiutare i rossoblù a salvarsi. Lo scatto è quello del colombiano, i piedi educati che però danno del tu al pallone.

Al 95' ha poi mostrato, all'interno della grande esposizione dei suoi numeri, uno stacco esplosivo che lo ha portato al gol all'esordio. M'Poku è un giocatore che non dà punti di riferimento, ieri lo si è visto nel suo svariare su tutto il fronte offensivo, con una predilezione per la fascia sinistra. In un Cagliari a cui manca l'elemento in grado di spaccare la partita con una giocata, Paul può essere davvero protagonista.

Lui può rivestire il ruolo di leader, la personalità non gli manca: sin dal suo ingresso in campo è andato a prendersi la palla, che i compagni gli servivano prontamente.

Ed è la nota più positiva nella sconfitta del Sant'Elia: ad un anno dalla cessione di Nainggolan, un suo connazionale, con la stessa capigliatura, vuol far rialzare la cresta ai rossoblù.