L’addio di Zeman è coinciso con il rifiorire di alcuni giocatori che avevano stentato e non poco nella prima parte di campionato; maggiore fiducia nei propri mezzi e diversa collocazione in campo, il mix che ha consentito alla squadra rossoblù di invertire la rotta, raccogliendo tre risultati utili consecutivi, culminati nelle due vittorie casalinghe consecutive. L’emblema del nuovo corso è rappresentato dalle prestazioni di Daniele Dessena e Joao Pedro, due interpreti, tra i più negativi sotto la gestione dell’allenatore boemo, ed ora veri e punti fermi della formazione rossoblù.

Zola preannuncia un ritorno scontato tra i pilastri del Cagliari anche per capitan Conti, mentre in tanti attendono il ritorno del colombiano Ibarbo, freccia spesso e volentieri inutilizzabile della faretra rossoblù. Reduce da un Mondiale deludente con la sorprendente Colombia, Ibarbo alla vigilia della nuova stagione era pronosticato in odore di consacrazione, grazie anche al gioco offensivo praticato da Zeman.

Invece se si escludono poche prestazioni culminate da due marcature contro Milan e Napoli, il colombiano è rimasto imbrigliato tra collocazioni tattiche poco congeniali e individualismi improduttivi. Nel nuovo modulo utilizzato dal tecnico d’Oliena, i due trequartisti hanno il compito di inserirsi in zona goal ed imbeccare il terminale offensivo, quale ruolo migliore per un giocatore dotato di indiscutibili qualità?

Dopo tanti esperimenti è arrivato il momento di cogliere quell’occasione che possa regalare al colombiano la definitiva esplosione, mentre al Cagliari una salvezza più serena di quella che solo un mese fa sembrava utopia. Riuscisse anche in questo, Zola regalerebbe ai tifosi la classica ciliegina sulla torta e a se stesso più di una promessa per restare sulla panchina rossoblù.