L’avvento sulla panchina rossoblù di Gianfranco Zola ha indubbiamente garantito un maggiore spazio a due giocatori come Joao Pedro e Donsah. Se il brasiliano ha avuto varie occasioni per mettersi in luce, risultando spesso e volentieri tra i peggiori in campo nella gestione Zeman, il ghanese raramente è sceso in campo, riuscendo comunque a far intravvedere innegabili doti.
Sotto l’egida di Zola, Joao Pedro ha trovato una nuova collocazione nello scacchiere rossoblù, un ruolo più avanzato che valorizza ed esalta le doti del brasiliano, una nuova vita per colui che si distingueva per essere l’oggetto misterioso della prima parte di stagione. Donsah, classe ’96, ha invece trovato una maglia da titolare, dimostrando sul campo qualità inaspettate data la giovanissima età.
L’asse Donsah – Joao Pedro si è attestato come indiscusso protagonista sia nella prima vittoria stagionale casalinga contro il Cesena, che nel preziosissimo pareggio in terra friulana.
Insieme all’onnipresente Ekdal, il duo arrivato in estate, garantisce quantità e qualità in mezzo al campo, svolgendo in maniera impeccabile entrambe le fasi. Proprio lo scollamento tra i reparti è uno degli aspetti che destavano maggiore preoccupazione, ma con un modulo e una mediana tale, la difesa e l’attacco beneficiano contemporaneamente di una maggiore copertura, ma anche e soprattutto di inserimenti continui in zona goal.
In un Cagliari ancora alla ricerca di certezze, Donsah e Joao Pedro si candidano indiscutibilmente ad una presenza stabile nell’undici titolare; cosi come il centrocampo a vero e proprio traino per l’intera squadra. Zola ha sempre ammesso di voler puntare sui senatori per risalire in classifica, il campo potrebbe avergli fatto cambiare drasticamente idea.