Gianfranco Zola nella sua lunga conferenza di presentazione ha menzionato vari protagonisti sui quali avrebbe immediatamente puntato, tutti o quasi senatori con tante stagioni in maglia rossoblù. Solo Longo, tra i nuovi acquisti dell’era Giulini, ha avuto l’onore di essere citato dal neo allenatore, stupito del fatto che del giovane attaccante si parlasse estremamente bene, nonostante le occasioni in cui ha avuto occasione di dimostrare il proprio valore siano state ridotte al lumicino.
Spesso e volentieri Zeman ha preferito optare su svariate soluzioni tattiche, schierando l’attaccante scuola Inter dal fischio d’inizio, solo nella trasferta di Parma. Quanti siano i demeriti di Longo e quanto il boemo non vedesse di buon occhio la presenza di un centravanti classico nel proprio modulo non è dato saperlo. Longo però pare essere la classica buccia di banana su cui Zeman sia scivolato, incrinando un rapporto con il presidente Giulini, mai veramente sbocciato a pieno.
Non stupisce quindi che l’allenatore di Oliena abbia accennato ad uno dei giovani provenienti dalla cantera interista, incapace di essere valorizzato e utilizzato con continuità e forse inadatto per il 4-3-3 zemaniano. Le possibilità che la partita dell’Epifania possa regalare una maglia da titolare per il numero 9 rossoblù sono piuttosto alte, arrivato a Cagliari come vice Sau e mai realmente impiegato in tale ruolo, nonostante l’infortunio dell’attaccante di Tonara.
Le voci di una sua possibile cessione in serie cadetta o in terra di Sicilia per il momento sono in stand-by, ben consci che un cambio di modulo possa dare la possibilità di tradurre una volta per tutte sul campo, quanto e bene si parla dell’attaccante dell’Under 21.
Nonostante le premesse che parlano di una conferma del tridente visto con Zeman, un modulo che riporti Cossu dietro le due punte, porterebbe Sau, Longo e Ibarbo a giocarsi una maglia da titolare. Non resta che attendere il derby delle isole, per chiarire se il nuovo Cagliari targato Zola, possa vantare un atteso e prezioso regalo.