Domani sera al Sant’Elia arriverà la Juventus. La corazzata bianconera, prima in campionato ma incalzata dalla Roma dopo il pareggio in casa contro la Sampdoria, non sarà disposta a regalare altri punti e vorrà conquistare una vittoria. Il Cagliari, dal canto suo, cercherà di sovvertire gli sfavori del pronostico mettendo in campo tutta la grinta per portare a casa un risultato prezioso.

Il centrocampo è il reparto che, insieme all’attacco, nelle ultime giornate di campionato ha rappresentato l’anello debole della compagine sarda. Se in avanti non si riesce a “buttarla dentro”, sulla linea mediana si fatica come non mai ad impostare l’azione. Ekdal pare l’unico intoccabile, dall’alto delle sue sempre positive prestazioni e della qualità di gioco espressa. Gli altri due, Conti e Crisetig, appaiono afflitti da un irrisolvibile problema di coesistenza, che necessariamente dovrà essere sanato in tempi brevi.
Conti ha uno stile di gioco che poco si avvicina alla filosofia del tecnico boemo: è poco propenso a muovere rapidamente la palla, girandosi e offrendola ai difensori invece di allargare il gioco con massimo due tocchi, e non ha perso il vizietto degli inutili lanci lunghi per le punte. Crisetig, invece, è il tipico regista zemaniano: rapido nel giro palla, sa smarcarsi e suggerire velocemente per le ali.

Togliere Conti è cosa impensabile, perché significherebbe andare contro i tifosi che desiderano il capitano sempre in campo. Osare almeno per una volta, però, non costerebbe nulla: d’altronde gran parte dei punti racconti finora dal Cagliari hanno visto la presenza in cabina di regia di Crisetig.

Tuttavia, nel caso in cui, come pare, Conti dovesse essere saldamente al suo posto contro la compagine bianconera, sarebbe il caso di ricorrere all’esperienza per frenare l’impeto avversario: ritornerebbe, dunque, Dessena a fare legna e garantire equilibrio e sostanza, insieme ad Ekdal.

Che l’usato garantito possa essere una “soluzione” anti-Juventus? Lecito domandarselo, ma anche augurarselo.