Gioca lui o gioca l’altro? Quante volte Zeman si sarà fatto questa domanda nel corso di questa stagione? Sicuramente un numero notevole di volte, perché sono davvero tanti i dualismi in questa squadra. In ogni club questi continui ballottaggi in formazione possono spesso creare dei malcontenti, ma non sembra essere il caso del Cagliari, in cui i giocatori sono sempre portati a dare il massimo per vincere il testa a testa con il “rivale”. Partiamo dalla porta, dove Cragno è stato “costretto” a dare il meglio di sé per soppiantare Colombi, che era partito davanti. Sulla destra il dubbio infinito: Pisano o Balzano? I due, sin qui, si sono alternati con regolarità, con il secondo che ha offerto un livello medio di prestazioni decisamente superiori. In realtà hanno caratteristiche molto diverse, il sardo è un giocatore più difensivo, Balzano è decisamente più “ala”. A sinistra vale lo stesso discorso, la stessa differenza di stile esiste tra Avelar e Murru, ma il brasiliano è stato fino ad oggi decisamente più utilizzato, dimostrando un ottimo stato di forma. Al centro della difesa sembrava tutto fatto: Ceppitelli e Rossettini titolari indiscutibili. Poi sono arrivate squalifiche ed infortuni, Capuano ha dimostrato di valere una maglia e Benedetti “lo scartato” ha cominciato a fare il fenomeno e ci si è accorti che lasciarlo in panchina è davvero uno spreco. A centrocampo sono tanti. La sovrabbondanza crea difficoltà nella decisione, ma dicono sia sempre meglio avere l’imbarazzo della scelta piuttosto che avere gli uomini contati. Ekdal, Crisetig, Conti, Dessena, Joao Pedro, Donsah. Sono sei e non esistono riserve, tutti titolari intercambiabili, con le dovute proporzioni, perché lo svedese è un po’ più sicuro del suo posto rispetto a tutti gli altri. Davanti pochi dubbi, i titolari sono sempre loro tre: Ibarbo, Sau e Cossu. Le uniche eccezioni sono date da squalifiche od infortuni, con Farias, Caio Rangel e Longo che scalpitano per una maglia, con sudore e fatica, impegno ed abnegazione. E questo è il bello dei dualismi.