Alzi la mano chi non ha sperato vivamente che durante l’estate caldissima appena trascorsa il Cagliari potesse iniziare a parlare l’inglese con accento statunitense. Noi in primis abbiamo cavalcato l’illusione portata avanti da personaggi risultati discutibili e discussi. L’oramai pazienza esaurita nei confronti di un presidente che nel suo ventennio è stato croce e delizia poteva parzialmente giustificare un crescente cieco entusiasmo. Gli incontri con le istituzioni e la promessa di un grande progetto inerente allo stadio e zone limitrofi hanno fatto il resto.
Sappiamo tutti come è andata a finire, con un Tommaso Giulini inaspettato e a sorpresa in sella alla 500 rossoblù. Il coraggio di puntare su un allenatore scomodo come Zeman, la lungimiranza di investire su giocatori giovani e italiani, ampiamente in controtendenza rispetto al trend diffuso nelle altre piazze. Presentazione in grande stile, amichevoli per la gente e tra la gente di Sardegna, un progetto reale e realistico che potesse nell’immediato dare una casa dignitosa al Cagliari e ai suoi tifosi. Un coinvolgimento crescente grazie a numerose iniziative, alle quali i tifosi hanno risposto presenti, palesando una voglia di ritornare protagonisti assiepando uno stadio che per troppo tempo definire indecoroso risulta un eufemismo. Un ondata d’aria fresca, che nonostante le normali difficoltà incontrate nel rettangolo di gioco dalla squadra, si respira appena si salgono gli scalini del Sant’Elia. Nel 2020 il Cagliari festeggerà il centenario, le premesse per poterlo fare nel migliore dei modi sembrano ora esserci; le promesse presidenziali di conquistare a breve l’Europa le lasciamo ai sognatori, con la lucida consapevolezza che persino sognare a tinte rossoblù era vietato da tempo.
Lungi da noi l’idea di voler santificare la nuova proprietà o fare paragoni classificando il passato come il diavolo e il presente come l’acqua santa. A pochi mesi però è giusto riconoscere i meriti del nuovo corso, pur mantenendo un’indipendenza che deve essere critica se necessario.
Se il buongiorno si vede dal mattino…