Sarà Matteo Lovato il primo colpo del Cagliari per questo mercato di gennaio. Un rinforzo per la difesa prima di tutto, il reparto più un difficoltà , soprattutto ora che Godin e Caceres partiranno. E quindi via con la linea verde.
Lovato è un giovane di belle speranze, di proprietà dell'Atalanta, che lo girerà un prestito ai rossoblu. Classe 2000, difensore centrale di stazza importante (1,88), si è fatto notare la scorsa stagione con l'Hellas Verona, dove era uno dei pilastri difensivi a soli 20 anni, meritandosi infine di entrare nel giro dell'U21. Ma dopo il passaggio alla Dea, con la concorrenza di Demiral & Co., ha trovato qualche difficoltà ad inserirsi, vista anche la giovane età .
In Sardegna potrà giocare con più regolarità , ma dovrà subito avere quella mentalità da salvezza che per adesso sta mancando a diversi rossoblu. Per caratteristiche si può adattare alla linea a 3 e anche a quella a 4, inoltre il suo fisico gli permette di essere veloce sia sul breve che sul lungo nonostante l'altezza, grazie alle quale sa leggere molto bene i palloni alti. Conosce i tempi di marcatura e sa tenere bene la posizione, ma la sua caratteristica principale è un'altra. Al Verona aveva il compito di impostare l'azione dal basso, per cui è uno di quei rari registi difensivi alla Bonucci, che sa sia difendere che costruire.
Al Cagliari uno come lui può solo fare comodo vista la difficoltà di creare gioco, soprattutto dalla retroguardia, dove nessuno ha i piedi per iniziare bene la manovra. Inoltre porterà una ventata di freschezza, e ce n'è bisogno. Il fatto poi di potersi ritagliare uno spazio da titolare lo stimolerà per restare nel giro degli Azzurrini, e puntare un giorno alla Nazionale, perché le qualità le ha. Difficilmente l'Atalanta lo lascerà , indipendentemente dalla salvezza, ma a questo non bisogna pensarci.
Come primo colpo di gennaio è un buon acquisto, anche se forse un difensore con più esperienza in una situazione del genere avrebbe fatto più comodo. Ma l'età alla fine è relativa, Godin e Caceres finora avevano deluso, per cui ora è anche giusto dare spazio ai giovani. Lovato sarà il primo, ma la speranza è che se ne aggiungano altri.