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Cagliari, pregi e difetti della gara contro lo Spezia

L'analisi di cosa è andato e di cosa invece no nel match perso 2-1

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Un ko che fa male. Il Cagliari cade in casa dello Spezia 2-1 e perde nuovamente terreno per la corsa salvezza: dopo un 7 punti in 3 partite ne sono arrivati zero nelle ultime due. Si è perso un altro scontro diretto per restare in A, ma soprattutto un'altra occasione per provare a sorpassare il Torino. Analizziamo cosa è andato e cosa invece no nel match di sabato sera.

Pregi

Pochi, purtroppo. Gli isolani giocano un primo tempo equilibrato dove sia l'una che l'altra squadra potrebbe passare in vantaggio, ma si svegliano troppo tardi, quando sono già sotto di 2 gol. L'aspetto positivo è che si sono create anche oggi diverse occasioni da gol, segno che c'è vita lì davanti, ma poi bisogna saper anche capitalizzare. Il gol di Gaston Pereiro, giocatore che non è mai esploso qui in Sardegna, rende meno amato il tutto, per quello che può valere. La reazione nel finale è stata importante, ma non può arrivare negli ultimi dieci minuti.

Difetti

Questa, a livello di prestazione, è stata probabilmente la gara più brutta da quando c'è Semplici. Oggi bisognava vincere, senza se e senza ma, lo Spezia è una diretta concorrente per la salvezza, ma si è scesi in campo non con il giusto atteggiamento, quasi scarichi e bloccati. Nella ripresa si è andati in apnea, non si è riusciti a trovare la bussola, è mancato il coraggio necessario per aggredire la partita nel momento più importante. Le occasioni non sono mancate, ma proprio per questo è venuto meno il giusto cinismo, componente che dev'essere fondamentale in una squadra che è nella situazione del Cagliari.

I tre punti erano d'obbligo, ma a differenza dei match contro Crotone e Bologna, questa volta i sardi sono sembrati la copia di quelli di un mese fa, quando non facevano risultato contro chiunque. Un passo indietro preoccupante dopo le belle cose mostrate nelle ultime settimane. Oltre il risultato è mancata la prestazione, cosa che almeno invece si era vista contro la Juventus. Semplici non ha la bacchetta magica, il percorso è ancora molto lungo e non c'è tempo per guardarsi indietro: ora si deve pensare alla prossima, che sarà contro il Verona. Tutt'altro che facile. 

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