Il Cagliari vince anche questa. Due su due per Leonardo Semplici da quando siede sulla panchina rossoblu. La cura del nuovo allenatore sta funzionando, la squadra lo segue e sembra che sia sulla buona strada per agguantare la salvezza. È bastata una zuccata di Rugani su calcio d'angolo per strappare tre punti pesantissimi contro il Bologna. Analizziamo cosa è andato e cosa invece no nella gara della Sardegna Arena.
Pregi
Il Cagliari si sta riabituando a vincere. Dopo un periodo lunghissimo senza successi, è arrivata la seconda vittoria di fila, ed è già questo un risultato da sottolineare, perché non succedeva da ottobre. Poi, sempre per la seconda volta consecutiva, i rossoblu non hanno incassato gol. Non era mai accaduto in questo campionato. Clean sheet per Cragno, a testimonianza che la difesa a 3 dà più compattezza e solidità non solo alla retroguardia ma anche a tutta la squadra. C'era bisogno di fare turnover per gli impegni ravvicinati e Ragnar Klavan, che ha recuperato la condizione, torna da titolare dopo tre mesi: mossa azzeccata, il centrale estone ha giocato una gara senza sbavature. Walukiewicz ancora in panchina, Semplici per adesso preferisce profili più esperti, ma non è una bocciatura per il baby polacco.
Il fatto poi che, a differenza del match di Crotone, si sia adottato un atteggiamento più propositivo e coraggioso, nonostante l'unica rete sia arrivata su palla inattiva, dimostra lo spirito giusto dei rossoblu, che non sembrano più quelli impauriti e contratti di qualche settimana fa. Tutti hanno giocato una partita più che sufficiente, a iniziare da Nandez, riportato largo sulla fascia e per questo tornato ai livelli di un tempo. Inoltre, tornando al collettivo, si è stati in grado di leggere i vari momenti della gara, senza andare in affanno o farsi prendere dal panico, come invece successo troppe volte in questo campionato. È stata una vittoria sudata ma meritata, di quelle che fanno bene al morale.
Difetti
Una piccola ombra sulla serata quasi perfetta del Cagliari potrebbe essere il prolungarsi del digiuno del Cholito Simeone alla voce gol. L'attaccante argentino non segna da ottobre, è fermo a 5 centri dopo che era partito benissimo. Semplici ha voluto dargli fiducia lasciando Pavoletti in panca, ma quando è entrato il numero 30 si è vista la differenza di forma. Per adesso va bene così, ma per salvarsi c'è bisogno anche dei gol del 9 rossoblu. Per il resto questa squadra, viste le qualità , può solo migliorare.