Atalanta, Crotone, Torino e Bologna. 4 partite che potrebbero dire dove giocherà il Cagliari l'anno prossimo. Queste le gare da qui fino a inizio marzo, un tour de force che spremerà energie fisiche ma soprattutto mentali dai rossoblu, chiamati a salvarsi senza fronzoli. Si inizia con una montagna da scalare, ma è solo l'inizio, perché poi ci sono due sfide da dentro o fuori, più un match insidioso nonostante possa sembrare alla portata. Un mini calendario dove non è possibile sbagliare.
La Dea sta andando a gonfie vele, nonostante l'ultima battuta d'arresto mal digerita da Gasperini & Co., che si sono fatti rimontare in casa dal Torino (sì, tra tutte le squadre proprio il Torino) da 3-0 a 3-3. Ecco che allora gli orobici verranno ancora più affamati alla Sardegna Arena questa domenica, perché in gioco c'è la Champions e non vogliono farsela scappare. Il Cagliari, dal suo canto, potrebbe provare a ripetere la gara contro la Lazio, dove poco c'è mancato perché strappasse un punto d'oro, ma contro l'Atalanta non puoi pensare solo a difenderti ordinato, devi anche proporre in avanti, perché c'è il rischio di venire schiacciato. All'andata terminò 5-2, un risultato anche un po' bugiardo, ma stavolta non bisogna fare calcoli, se non pensare di portare a casa almeno un pari, che farebbe bene sia alla classifica che al morale, e sarebbe visto come una piccola vittoria.
Questa però è solo una battaglia, perché poi arrivano le guerre. Il 19 e il 28 febbraio ci si gioca la salvezza, prima contro il Torino e poi contro il Crotone. Due scontri diretti fondamentali, da dentro o fuori, che potrebbero allontanare il Cagliari da una situazione drammatica o, al contrario, farlo sprofondare ancora di più nelle sabbie mobili della zona retrocessione, decretando (forse) il destino della stagione. Contro granata e calabresi c'è un solo risultato: i tre punti. Di Francesco sa che si gioca anche il suo futuro, nonostante il rinnovo, e dovrà preparare per forza di cose due gare perfette. 6 punti in palio sono tanti: al momento il Crotone è a - 3 e il Torino a +1, poi resteranno 14 partite da giocare, e se si perde terreno adesso difficilmente lo si recupera dopo.
Infine la gara contro il Bologna, che è già a 23 punti e quindi può essere relativamente tranquillo. Anche qui, indipendentemente dai risultati delle tre partite precedenti, bisognerà vincere. Sulla carta è una gara alla portata, ma tutto dipenderà in che posizione ci arriverà il Cagliari e con che stato d'animo.
Nella migliore delle ipotesi, il Cagliari può portare a casa 10 punti. Nella peggiore, meglio non pensarci. Ma se, tra i 12 punti a disposizione, ne dovessero arrivare anche la metà , preferibilmente contro Crotone e Torino, ecco che il quadro si farebbe meno macabro e il sole rispunterebbe dalle nuvole di Asseminello.