E anche questa sessione è andata. Il Cagliari chiude il calciomercato invernale con addirittura otto colpi in entrata (forse nove) e sette giocatori in uscita. Un mese di fuoco che si è concluso con una squadra tutto sommato rinforzata, ma manca, ad oggi, il tanto agognato regista.
Forse però arriverà : il Presidente stesso, Giulini, dovrebbe volare in questi giorni in Olanda per cercare di portare in Sardegna Lasse Schone, ex centrocampista danese (classe 1986) del Genoa, che ha rescisso il proprio contratto con i liguri a inizio anno e al momento si allena ad Amsterdam con l'Ajax, club di cui è stato bandiera, aspettando una nuova chiamata. È uno svincolato, quindi c'è tempo fino al 31 marzo 2021 per ingaggiarlo. Ha tutte le caratteristiche che cerca Di Francesco: tecnica, tempi, visione di gioco, esperienza e personalità , e le ultime due in questo Cagliari ci vogliono eccome.
La sorpresa del mercato è stata Daniele Rugani: una trattativa conclusa all'ultimo minuto nell'ultimo giorno, con il difensore classe 1994 che si accasa in rossoblu in prestito dalla Juventus. Un colpo non da poco, visti i tanti anni in bianconero dove pero non è mai esploso del tutto: in terra sarda potrebbe trovare la sua consacrazione e tornare a splendere come ai tempi di Empoli. Sempre per la retroguardia, ma sulla fascia destra, è arrivato (in prestito con diritto di riscatto) Arturo Calabresi, terzino di proprietà del Bologna. Giocatore che deve ancora emergere, è una buona alternativa per Zappa. In cambio, agli emiliani è stato ceduto Paolo Faragò, sempre in prestito.
A centrocampo però si sono fatti gli investimenti più pesanti: su tutti il ritorno, per la seconda volta, di Radja Nainggolan, ceduto nuovamente in prestito dall'Inter. Poi Alfred Duncan dalla Fiorentina, per sostituire Marko Rog. C'è stato il tempo anche per il ritorno di Deiola dal prestito allo Spezia. E infine il jolly per eccellenza: Kwadwo Asamoah. Il ghanese si era svincolato dall'Inter, non gioca una partita ufficiale da oltre un anno, per cui è un po' una scommessa, ma sul valore tecnico e sulla professionalità non si discute.
Ci sono anche due colpi di prospettiva: dalla Polonia è arrivato il giovane centravanti Jakub Sangowski, mentre dalla Folgore Caratese è stato acquistato Rachid Kouda, mezzala molto interessante. Sono entrambi dei 2002, giocheranno con la Primavera.
Intanto Adam Ounas è tornato al Napoli per poi essere girato al Crotone: in rossoblu non è mai sbocciato, la società ha preferito non aspettarlo ancora. Nel silenzio c'è stata la cessione di Marko Pajac, con una sessione di ritardo: il croato era ai margini del progetto tecnico, andrà al Brescia a titolo definitivo. Nuovo prestito invece per Fabrizio Caligara, che farà tappa all'Ascoli insieme a Pinna, tra i cadetti, per tornare, si spera, definitivamente pronti per il salto di qualità . Anche Oliva lascia momentaneamente la Sardegna: il centrocampista uruguagio è stato girato al Valencia, lì forse potrà trovare spazio.
Il bilancio del mercato non può che essere positivo: sono rimasti tutti i big, da Nandez a Joao, e Pavoletti, dato per possibile partente, rimarrà alla base, così come Cerri, per un attimo molto vicino al Genoa. La difesa, il reparto più in crisi, con Rugani dovrebbe acquistare più solidità : lui e Godin saranno la prossima coppia centrale da qui fino alla fine della stagione. Il centrocampo è stato rinforzato con un pezzo da novanta come il Ninja, più Duncan che farà da vice Rog. Asamoah è l'elemento in più, il tuttofare con esperienza, essenziale in una squadra dove manca sempre qualcuno. Tutto dipenderà però dal regista: se dovesse arrivare Schone ecco che si avrebbe una mediana di alto livello, assolutamente non adatta per la posizione che ricopre il Cagliari in questo momento.
Ora la palla passa al campo e a Di Francesco: è innegabile che la società abbia fatto grandi sacrifici in questa sessione, ammettendo di aver commesso anche alcuni errori durante il mercato estivo e provando a porvi rimedio. Adesso tocca a mister e giocatori fare il grande passo.
Ultima nota: pure Fabio Pisacane ha detto addio. Il centrale napoletano, dopo 4 anni e mezzo di onorato servizio, passati a sgomitare e a sputare sangue (e anche qualche costola) per la maglia dei quattro mori, ora è un nuovo giocatore del Lecce. Ha spiegato che vuole tornare in Sardegna per due motivi: per godersi la famiglia, che rimarrà qui, e per rincontrare il suo Cagliari. Speriamo allora, per Pisacane ma soprattutto per i rossoblu, che il Lecce venga promosso.