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Al Tardini duetti in limba

Nel Cagliari nuovamente quattro ambasciatori di un’isola

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Al “Tardini” si sono visti diversi duetti tutti in limba. Cossu e Sau hanno più volte elegantemente dialogato, col fantasista che svariava su tutto il fronte, e il bomber più volte a un passo dal vincente tocco finale; la sfortunata carambola culminata col palo interno rimane la più clamorosa delle occasioni. Pattolino è andato al tiro al termine di una triangolazione di prima col corregionale, abilissimo a metterlo nelle migliori condizioni per battere a rete. Nel primo tempo, sempre lui il più pericoloso: un'incornata di poco alta sopra la traversa, e nel finale, una botta sul primo palo che impegna seriamente Mirante.

La corsia di destra è stata quella privilegiata per i loro scambi, coi quali hanno sovente messo alle corde la retroguardia ducale. Tocchetti palla a terra e nello stretto, consentiti da alcune analogie che li accomunano: agilità, piedi buoni, abilità nel saltare il diretto avversario nell'uno contro uno. Sulla sponda opposta, sempre Cossu si è visto più volte invitare all'azione Pisano, per il quale si registrano ormai costanti progressi anche in fase offensiva; oltre al consueto contributo in interdizione, aumentano di volta in volta anche i suoi traversoni all'interno dell'area avversaria.

Una maturità tattica pressoché completa anche per il selargino si può dire raggiunta. Mister Lopez sta optando per gestire con oculatezza il numero sette, per preservarlo in una forma ottimale, vista l'età che avanza, e i ripetuti calcioni che ogni domenica è costretto a subire. Ha invece tirato il fiato Murru, forse in vista di un successivo impiego contro i partenopei. Di nuovo quattro mori ambasciatori di un'Isola, cosi come vent'anni fa toccava a Matteoli e Pusceddu, insieme a Festa e Marco Sanna.

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