Il mese di gennaio sarà il mese della verità per il Cagliari. Ora che la classifica si fa preoccupante, con un misero +2 sulla zona retrocessione, i rossoblu sono tenuti a raccogliere più punti possibili. Al contrario di quanto fatto negli ultimi due mesi, dove sono arrivati 4 pareggi e 6 sconfitte. Serve vincere, lo si ripete da tanto. Dopo aver aperto l'anno subendo quattro gol dal Napoli e dopo aver bruciato i match point contro Benevento e Fiorentina, ora restano altre tre gare, un trittico decisivo per chiudere il mese e capire quale tipo di stagione attende questa squadra.
La prima da sfidare sarà il Milan, il 18 gennaio alla Sardegna Arena. I rossoneri sono primi in campionato e vogliono continuare a sognare: il cammino del Diavolo finora è stato quasi perfetto e adesso che ha ritrovato il suo totem Ibrahimovic fa ancora più paura. Se non dovessero arrivare punti, da una parte sarebbe comprensibile e anche giustificabile, ma dall'altra allungherebbe la crisi dei sardi, che inghiottirebbero la quinta sconfitta di fila. Un pari invece sarebbe considerato come una vittoria e uno spiraglio di luce importante. Un successo, ovviamente, sarebbe il massimo, un sogno. Tutto può succedere nel calcio, contro il Milan in casa di solito gli isolani vendono cara la pelle. Ma solo non perdere sarebbe un grande punto di partenza.
Poi si va a Marassi il 24, e lì ci si gioca una fetta di stagione. Contro il Genoa non bisogna sbagliare: i liguri al momento sono a pari punti (14) con Di Francesco & Co. Stavolta non ci sono scuse, la vittoria è d'obbligo per allontanarsi dal terzultimo posto (a patto che non ci si scivoli prima) e per cercare di risalire la china piano piano. Si tratta di uno scontro diretto per la salvezza, uno spartiacque fondamentale per squadra e allenatore. Di Fra non è mai stato così sotto pressione da quando è a Cagliari, per cui si rende conto che la sfida del Ferraris potrebbe decidere il suo futuro, nonostante non sia in discussione per la società .
Infine resta il Sassuolo, una delle rivelazioni di questo campionato. Il 30 gennaio si torna alla Sardegna Arena per affrontare i neroverdi, il club che ha lanciato proprio Di Francesco e che l'allenatore di Pescara ha contribuito a rendere quello che è adesso mettendo le basi. All'andata fini 1-1, ora però le due compagini sembrano lontane anni luce sotto ogni aspetto, ma è anche vero che mancano quasi 20 giorni dal match, per cui qualcosa può cambiare. Qui andrebbe bene anche un pari, purché si sia vinto contro il Genoa, perché altrimenti un punto non verrebbe accolto con un sorriso.
Milan, Genoa e Sassuolo, da qui passano le speranze del Cagliari, che è ancora in bilico tra una stagione abbastanza tranquilla e una da lotta fino all'ultimo sangue per la salvezza. C'è ancora un girone e poco più da giocare, questo va detto, c'è ancora del tempo per aggiustare le cose. Ma se non si vince neanche entro febbraio, allora quando?