Il presidente Giulini è stato di parola. Aveva assicurato che la questione portieri sarebbe stata affar suo e l’ha gestita in prima persona. Prima ha tesserato due giovani, Colombi e Cragno, non propriamente graditi a Zeman, sborsando per ognuno 1,5 milioni di euro. Poi ha rispedito a casa Anania, questi invece specificamente richiesto dal tecnico boemo poiché ideale al proprio gioco. Nella speranza di poter tesserare un estremo difensore di esperienza da affiancare ai giovani, ha scovato dalla Championship inglese Almunia, ex Watford e con alle spalle una lunga militanza internazionale con la maglia dell’Arsenal. Presentato in pompa magna all’Arena Grandi Eventi, allo spagnolo è stato diagnosticato (dopo appena un mese e mezzo dalla fine del campionato, strano a dirsi) un problema cardiaco di non poco conto, che l’ha costretto al ritiro.
Si sono rincorsi i nomi più disparati fino all’ultimo giorno di mercato, ma per bocca di Marroccu il patron rossoblù ha assicurato che il ruolo fosse adeguatamente coperto, e che Carboni sarebbe stato promosso terzo portiere.
La domanda sorge spontanea: “A che pro ricercare l’esperienza da affiancare al giovane, se poi ci si rimangia tutto dall’oggi al domani?”.
Ragioniamoci su.
Un portiere di sicura affidabilità sarebbe stato l’ideale per il Cagliari, in quanto avrebbe ricoperto il ruolo di “chioccia”, e sarebbe poi stato inglobato all’interno dello staff rossoblù, in qualità di preparatore. La logica portava il nome di Avramov, ma poiché con Zeman la logica conta poco, ma conta saper giocare con i piedi, al serbo è stato pagato il biglietto per Torino, e da Torino il treno per Bergamo. È lì che probabilmente il portiere tanto amato dai tifosi rossoblù chiuderà la carriera. Ma niente Anania, poi, e nemmeno Almunia, per le ragioni sopra spiegate.
Colombi e Cragno, dunque. A chi spetterà la maglia da titolare? Ogni domenica sarà una sfida per primeggiare, in allenamento i due cercheranno di dimostrare a Zeman tutto il loro valore, ma la pressione che poi il portiere schierato avrà in campo non potrebbe essere troppa? Soprattutto sapendo che c’è un coetaneo che scalpita e vorrebbe soffiargli il posto?
Finora i due ragazzi non hanno avuto modo di dimostrare tanto. Il portiere dell’Under 21 in Coppa Italia contro il Catania è stato inoperoso; si è reso protagonista soltanto per un’avventata uscita di testa. Quanto a uscite, però, Colombi non è secondo a nessuno, tanto da essere stato, contro il Sassuolo, l’alter ego del tedesco Neuer. Voglia essere un complimento, per intenderci.
Chi difenderà la porta rossoblù contro l’Atalanta? A nessuno è dato saperlo, molti faticano pure a pensarlo. La speranza è che tra i ragazzi si instauri una sana competizione, e che possa emergere un nuovo Scuffet, per citare un protagonista dello scorso campionato.
E chissà che un domani non si possa vedere Colombi, o Cragno, difendere la porta della Nazionale maggiore. Significherebbe che Giulini, tra tante critiche mosse per l’affaire portiere, ha vinto la scommessa.