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Cagliari, pregi e difetti della gara contro l'Udinese

L'analisi di cosa è andato e cosa invece no nell'1-1 della Sardegna Arena

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Prosegue la striscia senza vittorie del Cagliari: ormai sono già sei gare che i rossoblu non portano a casa i tre punti, dopo quattro pari e due sconfitte, e alla prossima, mercoledì, c'è la Roma all'Olimpico. L'ultimo risultato è l'1-1 contro l'Udinese: analizziamo cosa è andato e cosa invece no nella gara della Sardegna Arena.

Pregi

Il fatto di non aver perso non può bastare, stavolta non può essere il classico bicchiere mezzo pieno, perché in questa partita il Cagliari lascia più di qualche rimpianto. Per cui non si può parlare di buon pari, ma nel segno della X qualcosa di buono comunque c'è stato. Partiamo dai singoli: la prestazione di Lykogiannis è da incorniciare: oltre alla punizione telecomandata che illude i sardi, il terzino greco sforna una gara completa, fatta di assist (mal sfruttati), sovrapposizioni e cuore.

Poi la mezz'ora di Ceppitelli: il difensore viene da lunghissimo periodo di stop, praticamente un anno: contro il Parma aveva fatto un buon minutaggio, contro i friulani ha aumentato i giri e ha sbrogliato qualche situazione complicata, non perdendo mai la bussola. Una speranza per il futuro: chissà che l'ex capitano, dopo un periodo ai margini della squadra, non possa rivelarsi in futuro l'uomo in più per la difesa. Godin, poi, è tornato da grande.

Nel complesso la prestazione non è da buttare, il Cagliari ha creato diverse occasioni e sotto questo punto di vista si è fatto meglio della gara di Parma. Bisogna ripartire da questi piccoli dettagli e avere fiducia, è l'unico modo per crescere.

Difetti

C'è un problema in attacco: Joao Pedro sembra essersi inceppato, Pavoletti oggi non era lui e il Cholito per adesso è lontano dalla forma migliore. Tradotto: si fatica a segnare. È un problema che sta diventando un po' troppo ricorrente, i lampi dei singoli non bastano più. Con il ritorno di Simeone probabilmente le cose cambieranno, ma bisogna pensare anche a un piano B.

Contro la squadra di Gotti le chance però ci sono state, questo è evidente, ma è mancata la cattiveria per finalizzarle. In una partita così bisognava vincere per spezzare l'incantesimo, e così non è stato.

La difesa a momenti ha retto ma nel gol di Lasagna c'è la responsabilità di Carboni, che si perde la punta bianconera. È giovane, si farà, quello non è un problema, ma il punto è che il Cagliari finora ha concesso solo due clean sheet dopo 13 giornate. Gli interpreti ruotano, ma sembra esserci sempre una lacuna incolmabile.

Con la linea a 3 però si è visto un miglioramento: che non possa essere forse una soluzione valida? Il tempo lo dirà.

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