Beata gioventù. Il Cagliari ha una delle età medie più basse della Serie A, 25,3 anni per la precisione, se si prendono in esame i giocatori impiegati questa stagione. Solo Milan (24,1) e Verona (25,0) sono più "piccole" sotto questo aspetto.
Oltre il gruppo di senatori, da Pisacane a Pavoletti, oggi, ma già dagli scorsi anni, i rossoblu stanno portando avanti con convinzione un ricambio generazionale. Al momento nell'undici titolare (che presenta un solo over 30, Godin) si contano due '99 e un 2000: Sottil e Zappa, i nuovi arrivati, più Walukiewicz. Proprio il centrale polacco è il talento che al momento sta rendendo di più: inamovibile nel Cagliari e adesso una figura di un certo peso nella sua Nazionale, a soli 20 anni.
Zappa e Sottil si stanno mostrando adesso, dopo che se n'era solo sentito parlare bene. Il terzino dei sardi si sta confermando una delle sorprese più piacevoli del nostro campionato, e con Nandez sulla catena di destra forma una grande coppia. L'ala ex Fiorentina invece deve crescere sotto alcuni aspetti ma finora ha dimostrato che le qualità ci sono eccome, vedasi anche le prestazioni con l'Under 21, dove è un leader.
Ma non finisce qui: quest'anno sono arrivati Tripaldelli (21 anni), Tramoni (20) e Luvumbo (18), che aspettano di crescere e ritagliarsi il loro spazio. In più ci sono Caligara, che ha già fatto qualche presenza, e il canterano Carboni, lanciato da Zenga nell'ultimo campionato a diciannove anni, per un Cagliari giovane e sardo. Non bisogna dimenticarsi neanche di Pinna, 23 anni, alle prese con un infortunio al legamento collaterale mediale, con la speranza che torni al più presto.
Insomma, la linea è quella verde, e in panchina c'è un tecnico, Di Francesco, che di giovani se ne intende. Normale vivere qualche alto e basso, ci vuole pazienza, bisogna saper aspettare. Il coraggio di queste scelte verrà premiato più avanti.