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Di Francesco, un allenatore pratico e intelligente

Joao Pedro vicino alla porta e Marin in una mediana a due: ecco come il tecnico ha migliorato i rossoblù

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Il Cagliari stavolta non sbaglia e a Torino porta a casa la vittoria battendo i granata per 3-2. Il match ha mostrato diversi spunti di analisi, primo fra tutti il fatto innegabile che la squadra stia crescendo di condizione e pian piano stia anche riuscendo ad applicare i dettami che chiede mister Eusebio Di Francesco.

Tecnico che nell’occasione ha dimostrato di possedere non solo un’ottima preparazione sul piano teorico - aspetto che peraltro nessuno ha mai messo in dubbio - ma anche una buona elasticità mentale per quanto riguarda l’adattamento della squadra al “suo calcio”, come ama definirlo davanti ai microfoni. Ha mostrato quindi praticità e intelligenza nel cambiare alcuni aspetti che non andavano con il 4-3-3 (ad esempio Joao Pedro esterno e Marin unico regista) per passare ad un più consono 4-2-3-1 e permettere ai propri giocatori di esprimersi al meglio.

Lo ha sottolineato anche dopo la vittoria di ieri pomeriggio: “Sto cercando di togliere qualcosa a me per dare qualcosa a loro”. Parole e azioni non scontate per un discepolo della scuola di calcio zemaniana, certamente opposte a quelle rilasciate sempre ieri dal collega Marco Giampaolo, il quale ha dimostrato per l’ennesima volta di non concepire cambiamenti rilevanti nel proprio sistema di gioco, anche a costo di adattare le caratteristiche di alcuni interpreti. 

Per questo, stavolta Di Francesco si merita tutti i complimenti del caso. La strada imboccata dal Cagliari pare quella giusta, servirà ancora tanto lavoro - soprattutto sul reparto difensivo - ma la squadra sta rispondendo bene e non potrà che migliorare con il tempo e l’affiatamento.

 

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