Se a 18 anni appena compiuti sei in grado di convincere un certo Zdenek Zeman a farti diventare un giocatore della prima squadra c'è qualcosa di speciale in te. Antonio Loi, capelli d'oro e una voglia matta di stupire. Il gioiellino rossoblù ha esordito in Serie A il 27 aprile di quest'anno, all'età di 17 anni. Il ragazzo subentrò a Pinilla ad un minuto dal termine nel match contro il Parma, nella 35esima giornata, vinto dai sardi con un gol proprio del bomber cileno. Antonio è stato poi aggregato alla prima squadra per il ritiro di Sappada, dove ha saputo, giorno dopo giorno, conquistare la fiducia del tecnico boemo. E mentre gli altri suoi coetanei son stati rispediti alla squadra primavera, Loi ha ricevuto la conferma, diventando un membro stabile del parco attaccanti del Cagliari. Giocatore brevilineo, è un dribblomane che riesce a destreggiarsi bene nello stretto grazie al suo fisico leggero, ma è anche dotato di un buon fiuto per il gol, come dimostrano le varie reti segnate nel pre-campionato. Gran talento, ha ricevuto da tempo la benedizione di David Suazo, che lo definì un giocatore importante. In questo momento Antonio parte dietro tutti nelle gerarchie di Zeman per l'attacco, ma con la sua voglia di migliorare e con le doti naturali donategli da Madre Natura, avrà le occasioni per diventare un giocatore di prim'ordine. Del resto, il tempo è dalla sua. Il 25 agosto 1996, la Fiorentina sconfisse il Milan nella Supercoppa Italiana con una doppietta di Batistuta, forse il più grande bomber degli ultimi 25 anni. In quel momento nasceva ad Isili Antonio Loi, e se nasci in un giorno così, non puoi che diventare un attaccante.