Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Cagliari, chi in difesa contro l’Atalanta?

Rebus retroguardia in casa rossoblu: a 3, a 4 e quali interpreti?

Condividi su:

La partita giocata dal Cagliari di Zenga contro il Bologna del grande amico Mihajlovic ha lasciato profondi strascichi nel reparto difensivo rossoblu, il quale ora dovrà necessariamente essere reinventato per affrontare la spaventosa Atalanta di Gasperini.

Walukiewicz e Ceppitelli, usciti anzitempo dal campo, sono alle prese con guai muscolari che molto probabilmente li terranno fuori anche domenica prossima. Pellegrini ha rimediato una forte contusione al piede - oltre ad un cartellino che fa scattare la squalifica per somma di ammonizioni - e non ci sarà. Inoltre, piove sul bagnato perché i guai fisici che perseguitano il Cagliari non si limitano a quelli rimediati mercoledì: Pisacane infatti è ancora in fase di ripresa dalla frattura di due costole rimediata contro il Torino. A Bologna è entrato in campo per necessità e spirito di gruppo ma prova ancora molto dolore ed un eventuale impiego sarebbe rischioso per la sua salute. Klavan non è al meglio, da qualche giorno combatte contro un affaticamento muscolare che non gli ha permesso di allenarsi al massimo. Faragò è fuori da tempo e lontanissimo dalla forma per giocare.

Chi rimane? Il giovane Carboni, che a questo punto scenderà sicuramente in campo, e nessun altro difensore centrale puro, fatto che con ogni probabilità costringerà Zenga ad adattare, come già accaduto al Dall’Ara - con buoni risultati peraltro - Lykogiannis al centro. La difesa a 3 quindi è fuori discussione per mancanza numerica di interpreti, molto più conveniente una linea a 4 completata da Mattiello a destra e da un centrocampista a scelta adattato a sinistra( o magari un altro primavera pronto all’esordio in A). 

Ad oggi comunque ancora non è chiaro come Zenga risolverà il problema in difesa. La partita si avvicina e c’è sempre meno tempo per trovare nuove soluzioni efficaci. L’avversario poi è il peggiore che si potesse incontrare in una situazione del genere. I dubbi ci sono e non spariranno fino ad un momento prima del calcio d’inizio. Ora non resta che aspettare che sia il campo a dissiparli.

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook