Con Zeman in panchina gli attaccanti, si sa, non possono che divertirsi. Il gioco della squadra, nella sua totalità, è finalizzato a trovare insistentemente la via del gol: ecco il perché della prolificità delle punte, che incredibilmente si svegliano dal letargo che le aveva accompagnate nel corso dei mesi precedenti. Non ci scomodiamo ad elencare i grandi attaccanti che possono essere ritenuti “creature” del tecnico boemo. Citiamo giusto un esempio tra gli ultimi: Ciro Immobile, ora al Borussia Dortmund.
Due, invece, sono gli attaccanti rossoblù sui quali ci sentiamo di scommettere nella stagione che prenderà avvio tra poco più di due settimane: Sau e Longo. Due storie differenti, che adesso cerchiamo di analizzare.
Marco Sau, detto Pattolino, è riuscito ad emergere tardi nel calcio “che conta”, dopo aver dovuto girovagare tra le serie inferiori per farsi “le ossa”. Cresciuto nelle giovanili del Cagliari, il ragazzo classe ’87 venne girato in prestito al Manfredonia nel 2007, dove segnò 10 reti in 31 partite. Poi l’Albinoleffe, con la quale non riuscì mai ad andare in gol, e il Lecco, dove segnò 4 reti. L’estate successiva il Cagliari riscattò la metà del cartellino e lo mandò in prestito al Foggia, dove Sau conobbe mister Zeman: un toccasana per lui. Il modulo del tecnico boemo esaltò le sue doti da bomber, consentendogli di siglare 20 gol in 33 presenze. Nella stagione 2011/2012 passò alla Juve Stabia in Serie B, dove riuscì, seppur in una categoria superiore, a migliorare il proprio bottino, raggiungendo quota 21 realizzazioni. La storia recente tutti la conosciamo, con il bomber di Tonara che ha fatto ritorno in Sardegna: 12 reti nella prima stagione, poi nella scorsa diversi infortuni e cali di forma ne hanno inficiato il rendimento. Ha terminato il campionato con appena 6 gol in saccoccia. Nel corso delle amichevoli precampionato Sau non è stato brillante, riuscendo a trovare poco la via della rete, complici ancora le gambe pesanti e la fatica a trovare confidenza col vecchio ruolo da prima punta.
Samuele Longo, cristallino talento del calcio italiano e attaccante dell’Under 21 (con la quale ha messo a segno già due reti e sarà impegnato quest’oggi nell'amichevole contro la Romania) è stato fortemente voluto da Zeman, conscio di poter tirare fuori il meglio dal ragazzo. Tuttavia, se analizziamo le recenti stagioni del giocatore, potremmo definirle tutt’altro che esaltanti. Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, giocò la stagione 2012/2013 con la maglia dell’Espanyol, con la quale marcò 3 reti in 18 presenze. Lo scorso campionato sei anonimi mesi a Verona in Serie A, con appena 2 presenze in campionato e una in Coppa Italia, condita da un gol. Poi il ritorno in Spagna, nel Rayo Vallecano della vecchia conoscenza rossoblù Larrivey: appena 9 comparsate e nemmeno una rete. Nonostante ciò, l’attaccante classe ’92 è stato la prima scelta di Zeman per il reparto offensivo del Cagliari. Accontentato dal ds Marroccu, che è riuscito a strapparlo alla concorrenza dell’Udinese. In questo precampionato è partito più volte dalla panchina, subentrando nella seconda frazione. Per lui nessun gol contro Apollon e Getafe, ma la certezza che quando si sbloccherà non si fermerà più. Ricordate un certo Robert Acquafresca, anche lui scuola Inter?
Sau e Longo: due nomi da segnare per i Fantacalcisti, due nomi per far sognare i tifosi rossoblù. Che sia per loro la stagione della rivincita? I due attaccanti lo sperano. E anche noi ce lo auguriamo con tutto il cuore.