Altra sconfitta, pesante nel morale e nei risvolti che essa può avere. Il Cagliari non sa più vincere, da oltre due mesi e mezzo fallisce l’appuntamento con i 3 punti e, quel che è peggio, sembra aver perso persino la capacità di reagire alle avversità .
Appariva in ripresa dopo un paio di risultati utili consecutivi (i pareggi contro Inter e Parma) ma poi sono arrivate due mazzate che lo hanno nuovamente riportato con i piedi sulla fredda, e mediocre, terra. Sono bastati due gol, uno a Pandev ed uno a Mertens, firmati in un momento cruciale delle due sfide, per sciogliere il Cagliari come neve al sole e condannarlo a dimorare nella parte destra della classifica.
A riguardo, ciò che spaventa non sono tanto i risultati in sé ma il fatto che nell'arco del loro sviluppo non ci sia stata nessuna reazione: nemmeno per un attimo si è avvertita la possibilità di poter ribaltare il risultato e così le sorti della stagione rossoblù. Certo, qualche fiammata si è vista ma veramente troppo poco per essere soddisfatti, certamente per le ambizioni che l’ambiente Cagliari serbava fino a poco tempo fa e (forse) anche oggi.
Che la delusione sia tanta è inutile negarlo e che attraversi trasversalmente squadra, società e tifoseria, altrettanto. Non resta che raccogliere i cocci di quel che era il sogno accarezzato dai sardi, cercare di ricomporlo il prima possibile e vedere cosa riserverà il futuro: per scoprire se sarà roseo o meno, bisognerà solo viverlo.