La mancanza di lucidità di uno dei protagonisti indiscussi dello strabiliante avvio di stagione a tinte rossoblù, apre una crepa che chiama in causa Rafael.
L’estremo difensore brasiliano, secondo di sicuro affidamento, ha dimostrato in questi anni di permanenza nell’isola di essere un professionista esemplare. Non solo, da perfetto uomo spogliatoio ha accettato di buon grado l’arrivo di Olsen in sostituzione dell’infortunato Cragno, mettendosi a disposizione della causa.
Le 37 primavere unite alle 345 partite disputate tra i professionisti lo identificano come un interprete di grande esperienza, capace di sopperire per diverse partite ad un’assenza importante.
Nonostante tali innegabili qualità , in virtù di un utilizzo ridotto negli ultimi campionati, Rafael dovrà essere necessariamente aiutato dai compagni, poiché va da sé come un innesto in corsa sia di più facile attuazione all’interno di un ambiente saldo nelle proprie convinzioni, piuttosto che in una condizione tribolata.
Maran e i suoi ragazzi infatti verranno presto chiamati a dare le giuste risposte a seguito dell’amaro pareggio maturato in terra leccese. Una Samp rivitalizzata dalla cura Ranieri si configurano come un test non semplice, da affrontare tra le mura amiche con la giusta determinazione.
Rendendo così meno gravosa l’assenza di Olsen e più dolce il ritorno tra i pali di un Rafael voglioso di esser parte di una storia che promette di scrivere ancora diverse e ambiziose pagine.