5 partite disputate, 9 punti in classifica e 22 giocatori utilizzati. Questi sono i numeri del Cagliari e di un Maran passato dalle prime due gare tentennanti, ad abile costruttore di un’identità certa e in grado di alimentare sogni importanti.
Un modulo stabile e una rosa definita hanno consentito al tecnico rossoblù, dopo la sosta dovuta agli impegni delle Nazionali, di lavorare con costrutto e chiarezza. Una conoscenza migliore del gruppo e delle caratteristiche degli interpreti a disposizione hanno portato a stretto giro di posta tre vittorie consecutive, culminate nella grande affermazione di Napoli.
Al “San Paolo”, nonostante l’innesto di protagonisti differenti rispetto la sfida con il Genoa, la prestazione e le dinamiche perseguite non hanno subito sostanziali mutamenti considerando la diversa caratura dell’avversario. L’assedio patito per diversi frangenti del match, è stato efficacemente neutralizzato grazie ad una compattezza importante.
Una valore fondamentale e imprescindibile, che rende il variare degli interpreti una situazione a cui dare la relativa importanza, non minando di fatto delle basi al momento stabili, che verranno ragionevolmente messe alla prova da diverse e intriganti sfide future.
Esami che saggeranno l’attuale profondità e le ambizioni della rosa allestita dalla dirigenza isolana, che grazie all’apporto di livello e il coinvolgimento di tutti può ragionevolmente puntare allo stazionamento nella parte sinistra della classifica. Completando così un quadro che vanta una grande dose di entusiasmo derivante dal campo e dal sostegno sempre presente dei tifosi.