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Parma? Chiave di volta del girone d'andata: ecco il perché

Lo dice il calendario e non solo

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La banda Maran continua il suo lavoro in preparazione alla terza gara di campionato in programma domenica 15 settembre (ore 15:00) al Tardini di Parma contro gli uomini di mister D'Aversa.

Dopo una non felice partenza nelle prime due gare casalinghe terminate con due sconfitte, rispettivamente con Brescia (1-0) e Inter (1-2), la squadra rossoblù è chiamata a compattarsi e reagire velocemente per invertire la tendenza dei risultati negativi, usando la partita di Parma come nuovo inizio, calendario alla mano, in chiave futura. L'importanza della gara contro il Parma sta quindi nel rilanciarsi come collettivo e nel maturare ulteriore autostima e consapevolezza nei propri mezzi. Sarà l'occasione per giocatori e allenatore di convertire in campo tutta la rabbia accumulata dopo i primi due turni non felici per il club isolano.

Perché la gara di Parma conta così tanto? Oltre a rappresentare la realistica possibilità di portare via qualche punto, dopo la gara del Tardini inizia per il Cagliari, guardando il calendario, un ciclo di partite (quattro in totale) due in casa e due in trasferta, che diranno dove sta la squadra di Maran in classifica prima della seconda sosta di campionato e dopo sette turni in totale alle spalle. Se le due gare fuori casa, rispettivamente contro Napoli e Roma sono sulla carta difficili in chiave punti, quelle allla Sardegna Arena contro Genoa ed Hellas Verona sono senza dubbio alla portata di Ceppitelli e compagni e appetibili per far bottino pieno e smuovere la classifica.

Meglio infatti non abituarsi troppo a risultati sfavorevoli, ma vincere dove si deve e provarci dove si può, valutando come incidenti di percorso i risultati negativi di un inizio stagione non propriamente fortunato (vedi voce infortuni). Urge però un massiccio e vigoroso cambio di passo in campo e non soltanto di buoni propositi da conferenza stampa pre-match. Ritardare questo processo migliorativo in classifica non capitalizzando al massimo le due gare interne, sarebbe rinviare e aggravare una situazione che allo stato attuale lascia ancora il tempo per rimettersi in linea con i programmi societari e gli obbiettivi palesati in estate e suffragati dal mercato.

Testa, muscoli e cuore al Tardini dunque: se non ora, quando?

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