Al termine dello scorso campionato, in tanti si chiesero come sarebbe stata la posizione in classifica dei rossoblù senza il lungo infortunio occorso a Lucas Castro. Oggi probabilmente il terreno di gioco ha dato la sua risposta evidenziando quale sarebbe stato e potrebbe essere il peso specifico dell’argentino dal punto di vista tecnico e tattico nello scacchiere sardo.
In una serata da incubo per gli isolani battuti nell’esordio di campionato tra le mura amiche, dal Brescia dei vari ex Cellino e Dessena, l’unica nota lieta è stata la prestazione espressa dal “Pata”, che entrando in campo al sessantaduesimo della ripresa ha offerto quella vivacità ed imprevedibilità al reparto offensivo che sembrava svanita già dalla metà della prima frazione di gioco.
La prestazione del classe ’89 è apparsa decisamente convincente, forse la migliore nell’intero gruppo rossoblù, nonostante i soli trentatre minuti giocati, infatti, .prendendosi sulle spalle l’intero reparto offensivo, ha riacceso nell’ultima mezz’ora l’interruttore della luce della manovra offensiva,non solo sfiorando il pareggio negatogli poi per fuorigioco,ma soprattutto rappresentando una cerniera di collegamento tra mediana ed attacco di indiscutibile qualità tecnica, dimostrando di saper ancora dare del tu al pallone, offrendo cross e passaggi filtranti di pregevole fattura per i colleghi del reparto avanzato.
Sicuramente, nonostante l’esito della prima stagionale non sia stato positivo, di certo ha dato a Mister Maran numerose indicazioni, prima fra tutte, il totale recupero dell’Argentino di La Plata, che potrebbe rappresentare un tassello importante su cui ricostruire il fronte offensivo.