Sembrava uno di quei sogni impossibili, tipicamente estivi, da bar sport sotto l'ombrellone. Fantamercato dicevano. Invece, Radja Nainggolan è destinato a rincontrare il suo amato Cagliari, dove 5 anni fa lasciò il cuore per accasarsi alla Roma.
Un lustro dopo, eccolo di nuovo qui.
Dopo Marko Rog, la società di Giulini mette a segno il secondo colpo per il dopo Barella. Nessuno dimentica le gesta del belga dalle parti del capoluogo sardo, dove il Ninja è diventato quello che è adesso: uno dei migliori centrocampisti della Serie A. L'anno all'Inter, caratterizzato più da ombre che da luci, non ha di certo offuscato il bagaglio tecnico dell'ormai ex nerazzurro.
Mezzala di qualità e quaantità, può ritrovarsi a suo agio sia col 4-3-3 che col 4-3-1-2, modulo più congeniale a Rolando Maran, ricoprendo anche il ruolo di trequartista, vista la buona visione di gioco e l'abilità nell'ultimo passaggio. Dotato di grande tecnica individuale, nello spartito del belga rientra sopratutto il tiro dalla distanza, abbinato a una notevole capacità nell'inserirsi tra le linee, caratteristiche che, insieme a un discreto fiuto del gol, hanno permesso al classe '88 di mettere a segno ben 11 reti nella stagione 2016/17 con la maglia giallorossa, il picco più alto della sua carriera dal punto di vista realizzativo.
Il Ninja sa farsi sentire però anche in termini fisici, con la consueta garra che ha contraddistinto i suoi passati sportivi. Abile incontrista, non risparmia mai un tackle quando serve, ed è questa una delle qualità che gli allenatori apprezzano di più.
Infine, ultima ma non per importanza, il belga può condividere con lo spogliatoio isolano la notevole esperienza accumulata durante le esperienze nella Capitale e nella Milano nerazzurra.
La sua è stata una scelta importante, dettata dal cuore, proprio nell'anno del Centenario. Il Ninja è di nuovo a casa.