Il 1º settembre 2013 arriva a Cagliari in prestito con diritto di riscatto dal Maribor il terzo macedone della storia del campionato italiano, Agim Ibraimi inserito nell'ambito di uno scambio con il centrocampista offensivo Pablo Ceppellini, che in Sardegna raramente è sceso in campo con la maglia rossoblu. L’ennesima scommessa del presidente Cellino, ha personalità da vendere, dimostrata nella scelta del numero di maglia, quel numero 10 che manca di un interprete di spessore dal ritiro del fuoriclasse di Oliena Gianfranco Zola. Nella prima metà stagione passa più tempo in panchina che altro, tanto che in molti ipotizzano un suo ritorno immediato tra le fila del Maribor.
Le doti che mostra in allenamento però fanno interrogare i più del suo mancato utilizzo in pianta stabile nell’undici titolare. Il 2 marzo al Sant’Elia arriva l’Udinese di Guidolin, Lopez sostituisce Cossu ad un quarto d’ora dalla fine, venendo ripagato con un goal e un assist nel 3 a 0 finale, importantissimo nella rincorsa alla salvezza. Finalmente Cagliari e il Cagliari si accorgono di avere in rosa un uomo in più che da oggetto misterioso, passa in poco tempo al ruolo di titolare fisso. La trasformazione del rigore contro il Sassuolo dimostrano per l’ennesima volta che il ragazzo di Tetovo ha personalità da vendere.
Alcuni dubbi in verità ancora permangono, soprattutto sul ruolo che Ibraimi deve rivestire nello scacchiere rossoblu. Trequartista, mezz’ala, seconda punta o ala sono tutti ruoli che può rivestire tranquillamente, anche se il suo tallone d’Achille sembra essere la mancanza di velocità e rapidità nello stretto. La società della Cagliari Calcio è impegnata, come noto su molteplici fronti, ma dovrà dedicare del tempo al riscatto del cartellino del fantasista classe ’88, poiché perderlo sarebbe un vero peccato.
Voto alla stagione: 6,5