Al Cagliari per adesso hanno risposto presente più o meno tutti, ma un giocatore in particolare non ha ancora espresso tutto il suo potenziale. Si tratta di Valter Birsa.
Lo sloveno finora ha disputato gran parte delle partite del girone di ritorno, ma non è stato ancora in campo per 90 minuti effettivi. È iniziata in salita la sua avventura in rossoblù, con quella frattura all’ulna rimediata contro l’Atalanta che l’ha tenuto fuori per quattro giornate. Ultimamente Maran l’ha lasciato in panca nella sfida del San Paolo, preferendogli Barella trequartista, e fino a qui nulla di strano.
Ma la sensazione è che il numero 14 non si sia integrato perfettamente nei meccanismi della squadra isolana, a cui serve come il pane uno dalle sue caratteristiche, che sappia fare da raccordo tra i reparti giocando fra le linee e rifinendo per le due punte. Restano tre match prima del termine della stagione, in cui Birsa dovrà per forza di cose dimostrare di valere l’investimento fatto dalla società cagliaritana, a iniziare dall’incontro alla Sardegna Arena con la Lazio, in cui non sarebbe escluso un suo impiego dal primo minuto. Un assist, ancor meglio una rete, potrebbe far sbocciare il tanto atteso feeling con la tifoseria e sbloccherebbe il fantasista dal punto di vista mentale.
È stato chiamato a gran voce dal suo allenatore durante il mercato di riparazione, memore della sua esperienza insieme a lui ai tempi del Chievo, per cui è lecito aspettarsi qualcosa in più. Alla prossima occasione che gli verrà servita dovrà fare in modo di ripagare la fiducia data, prima di tutto per Birsa stesso, che si merita il suo primo squillo con la maglia del Cagliari.