I goal di Mertens e quello di Insigne a seguito del dubbio rigore assegnato alla formazione partenopea, valsi una cocente sconfitta, non possono e non devono cancellare la prestazione offerta dalla formazione allenata da Maran.
In netta controtendenza rispetto a quanto profuso in occasione della trasferta di Roma sponda giallorossa, il Cagliari ha approcciato il match con il Napoli con il giusto atteggiamento, interpretando la gara seguendo uno spartito sapientemente impostato dal proprio allenatore.
Una della chiavi che stava consentendo di agguantare un punto meritato è stato senza dubbio il centrocampo, dove Deiola e Ionita hanno interpretato al meglio entrambe le fasi, irrobustendo un settore che non ha demeritato al cospetto di quello più quotato schierato da Ancelotti.
Il centrocampista sardo in particolare, scelto al posto dell’infortunato Faragò e preferito a sorpresa all’esperto Padoin, in una gara non facile ha evidenziato diversi segnali incoraggianti. Da un suo intervento preciso e pulito, tra l’altro è scaturita l’azione che ha prodotto il goal del vantaggio siglato Pavoletti.
70 minuti di grande intensità , che apportano più di un argomento circa la possibilità dello stesso Deiola di avanzare la propria credibile candidatura all’interno di un Cagliari protratto verso un percorso di crescita.
Poche possibilità di mettersi in mostra tuttavia, fanno il paio con l’innegabile evidenza rappresentata da un tifo mai tenero con il centrocampista sardo. Fattori che di certo non aiutano una definitiva affermazione e che rallentano la maturazione di certezze in particolar modo psicologiche.
Una difficoltà tangibile che comunque non sembra in grado di arginare la determinazione di un ragazzo che in diversi frangenti ha lasciato intravvedere doti importanti e che nella prossima stagione sarà chiamato ad offrire risposte importanti ma soprattutto definitive.